ATTACCO ALL'IRAN E DISSENSO IN U.S.A.

Inviato da  pierone il 19/9/2006 11:42:34

"non è da stupire che in USA, ad essere certo che un attacco all'Iran sia imminente - e a cercare di scongiurarlo - sia sceso in campo Daniel Ellsberg."


"Ellsberg è l'ex funzionario che nel 1969 rese pubblici i «Pentagon Papers», i documenti segreti del Pentagono in cui si progettava l'uso di armi atomiche contro il Vietnam, una rivelazione che portò di lì a qualche tempo all'espulsione di Nixon dalla presidenza.
Oggi, il vecchio Ellsberg, durante un raduno a San Francisco, ha chiamato a raccolta per espellere il «regime di Bush», sostenendo che è «pericoloso come era quello di Hitler», insomma il Quarto Reich.
Ecco i passi essenziali del discorso di Ellsberg: «Siamo di fronte all'alta probabilità […] di un nuovo attacco contro l'Iran […] sono stati fatti piani per l'uso di armi atomiche. […] Lanciamo l'allarme su una crisi imminente, e questa crisi su cui richiamo la vostra attenzione è un'aggressione di tipo hitleriano, come quelle che noi abbiamo già visto commettere dall'attuale amministrazione. L'aggressione all'Iraq non è distinguibile, sul piano del diritto, dall'attacco di Hitler alla Polonia, alla Francia e alla Russia: un crimine contro la pace, per il quale ci sono state le impiccagioni a Norimberga. […] Ogni bomba atomica è una Auschwitz portatile. E la gente dirà: 'Ah, si possono usare facilmente'. Questo Paese, ci dicono, non è la Germania del 1939. Lasciatemi precisare: questa è la Germania del 1933. Nel gennaio del 1933, la Germania non era uno Stato fascista. Hitler era diventato cancelliere con una maggioranza relativa del 36 %, aveva solo due ministri [nazionalsocialisti] nel governo. Nel luglio del 1933, era uno Stato a partito unico. Gli altri partiti furono vietati. I socialdemocratici avrebbero potuto dichiarare uno sciopero generale prima dell'incendio del Reichstag; dopo, fu troppo tardi. Troppo tardi per una resistenza popolare».
Ellsberg ha chiamato esplicitamente a una resistenza popolare contro «il regime Bush».

"Nel 1969, dopo i «Pentagon Papers», questa resistenza ci fu in America: «Cinquemila giovani andarono in prigione per rifiuto di andare sotto le armi», «l'FBI ricercò me e mia moglie, io rischiavo 113 anni di galera; ci nascosero per 13 giorni dei giovani che non conoscevamo… giovani che distribuivano i 'Pentagon Papers' casa per casa; e 19 giornali pubblicarono i paper, nonostante le ingiunzioni: non solo il New York Times fu diffidato e pubblicò. Anche il Boston Globe…non c'era mai stata una diffida contro un giornale prima. I giornali erano più giornali di oggi."

"La situazione attuale, io credo, ci chiede questo spirito che ci fu nel 1969. Oggi non è un momento normale. C'è bisogno di gente disposta a rischiare la carriera, il lavoro, i rapporti con la famiglia, con il proprio capo, con la propria chiesa… questa guerra non avrà mai fine senza gente che agisca nello spirito del 1969»."

L'intero articolo


E' una presa di posizione da approfondire, ho letto di Ellsberg in un libro di storia.


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