Re: Intervista a Raul Castro

Inviato da  Linucs il 22/8/2006 18:37:03
io non ho detto questo bandit, ho detto che gli esuli vanno ad ingrossare le fila delle associazioni terroristiche anticubane in florida...è quindi capisco una politica che tenti di contenere questo fenomeno

Dunque esprimi un giudizio collettivo su tutti i migranti provenienti da Cuba, esattamente come farebbe Calderoli.

nel resto dell'america latina neanche questo...e comunque il concetto è già stato espresso.

Ma come, e il miracolo di Chavez e dell'Argentina?

In una situazione normale ti darei perfettamente ragione, ma quella del sud america non è una situazione normale. Sappiamo per colpa di chi e da quando.

Tiro a indovinare: nostra?

> Quindi stai dicendo che è lecito bombardare il Libano - preventivamente - per colpa di Hezbollah?
zio, questo lo dici tu! non cominciare
> E' questo un motivo sufficiente per una punizione collettiva stile Palestina?
bah....per me lo sarebbe


Come volevasi dimostrare.

mai detto! ma magari è vero

Ma se abbiamo appena stabilito che ci sono punizioni collettiva

e l'uomo è nato libero...ma qualcuno nei post precedenti ha detto che il concetto non è facile e dai confini labili e difficilmente definibili;

Eh?

se poi tieni conto delle situazioni di contorno in cui cerchi di dare forma al concetto, la cosa è ancora più complicata.

Quindi la libertà è relativa? Allora forse alcuni popoli ne meritano meno di altri? Cosa stai dicendo?

io sono dell'idea che noi abbiamo delle libertà che il cubano medio si sogna, ma anche il cubano ha delle libertà che noi non avremo mai

Ottimo. Quali?

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Paxtibi, ancora una volta mi scuso con te perche’ sto per farti un’altra domanda personale : quanti anni hai ? 17/18? Ne ho piu’ del doppio dei tuoi, e questo mi consente di sentirmi in grado di suggerirti qualcosa (che piu’ avanti leggerai). Non sono consigli (come ben diceva il buon De Andre’, ma spunti di riflessione)

Ci troviamo in presenza di un classico tentativo da manuale.

Parli della libertà come bene assoluto (e condivido) e poi la releghi in un concetto limitato e ripeti come si fa con una filastrocca che ci cantava la nonna delle parole che sembrano apparentemente avere un significato, ma che di significato non sono: libertà o non libertà di stampa.

Infatti la libertà di stampa è una conseguenza della libertà in generale: la libertà di stampa, da sola, è l'ennesima gentile concessione del governo ladro, revocabile in qualsiasi momento in seguito alla solita telefonata.

Pensa solo che cosa hanno saputo fare della libertà di stampa gli organi di informazione prima e durante la “guerra preventiva” in Irak.

Pensa a quello che hanno fatto gli altri organo di stampa, opportunamente raccolti stile whatreallyhappeed.com.

Embé?

In alcuni casi i giornali e le tv in genere si sono limitati a capovolgere la verità.

Sarebbe molto meglio se la verità fosse non solo capovolta, ma obbligatoria?

Un esempio?

Mi risparmio la gara di link: goooogle is your friend.

La maggior parte dei lettori, si sa, legge soltanto i titoli, e su questo vero e proprio scambio delle parti, i veri aggressori hanno puntato gran parte delle loro carte, capovolgimento a volte anche paradossale della verità.

Se la maggior parte dei lettori legge solo i titoli, per quale motivo dev'essere chiamata a votare per decidere collettivamente a quale disastro andare in contro? Non è forse una forma di assicurazione obbligatoria sulla stupidità, a favore degli stupidi?

E la verità dei portatori della famosa libertà di stampa ? Mutilata pure quella.

Questo sarebbe colpa della libertà di stampa?

Ci sono tanti modi di cambiare i connotati alla verità : si può metterla a testa in giu’ come negli esempi di qui sopra, oppure truccarla, imbellettarla per farla sembrare meno brutta di quello che e’.

Solo che alcuni ci credono e altri no. Se il potere dei media fosse assoluto, non saremmo tutti qui riuniti a scrivere. Quindi resta il problema della stupidità soggettiva: da dove origina?

La maggior parte degli eufemismi che vengono usati dai nostri portatori di libertà di stampa sono usati per rendere innocue le notizie, rassicuranti, non in grado di creare reazioni ostili.

Ti riferisci alla vasta terminologia politically correct, tra cui "vibrant community" al posto di "ghetto?"

Pensate : la parola capitalismo è pressoche’ scomparsa dal lessico dei nostri giornalisti. Al suo posto troviamo –società di mercato- sistema di mercato- -mondo delle imprese-

Per ciò che scrivono i giornalisti sul "capitalismo", dev'essere una gran perdita. E che dire del "sistema paese?"

Con riferimento all’Irak la stampa statunitense ha usato degli eufemismi per giustificare le menzogne dette dal governo per giustificare la guerra , venivano chiamate – Untrusths – (non verità) anziché –Lies_ (bugie).

Quindi, oltre alla libertà di stampa, occorre la libertà di accesso alle diverse fonti di informazione.

Come vedi molto ma molto spesso la libertà di stampa elude la verità , senza fatica, con una alzata di spalle.

La libertà di stampa elude? Mi era sembrato che a eludere fossero i giornalisti, i quali hanno un nome, un cognome, una testata e un editore. Quale sarebbe dunque la soluzione a questo eccesso di libertà di stampa?

La evita, la scansa , la ignora. Quando il discorso ideologico trionfa imponendo le sue gerarchie di problemi o pseudoproblemi, quando l’informazione mediatica si riduce ad intrattenimento , chiacchiericcio, finalizzato a spingere i consumi, quando la politica “mette in scena “ la “guerra al terrorismo” la libertà di stampa non serve a niente.

Ma cosa stai dicendo? Io ho davanti 150 feed RSS di 150 giornali diversi, cosa mi vieni a raccontare?

O meglio, diventa un’arma . Viviamo in un paese libero ! Siamo mica a Cuba qui! Abbiamo la libertà di stampa , quindi ……..??? Beviamocela.

Abbiamo la libertà di stampa? Hanno forse abolito le leggi speciali?

Ora passiamo al suggerimento, Paxtibi.

Rullo di tamburi...

Dovresti studiare un po’ di piu’.

Studiare cosa?

Quando affermi un qualcosa, prima va alla radice, non ripetere a pappagallo frasi trite e ritrite , fatte e rifatte.

Radice di cosa?

Citi frasi degli altri estrapolate da un contesto e le commenti con frasi che forse non sono comprensibili nemmeno a te che le scrivi. Tutto questo è desolante. Non sconforta anche te?

Sconforta anche me, soprattutto quando immagino i miei interlocutori mentre votano.

Non ti offendere, ma chi ti legge non riesce a comprendere quale sia il tuo pensiero, e peggio quello che vuoi dire.

E questo è un problema di chi, esattamente?

Sembrano solo frasi contro, contro tutti e tutto.

E' una definizione molto curiosa di "tutto."

E alla fine riesci in una sola giornata a dare contro al concetto stesso di contro. Il mio è un appunto perché sei tanto giovane e puoi e devi migliorare, attraverso la cultura.

Quale cultura?

Io mi sforzo di farlo e farlo ancora anche se sono ben piu’ vecchio di te.

Dov'è il consiglio? Non ho trovato alcuna indicazione puntuale.

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