Re: E intanto Chavez
Inviato da Paulo il 20/4/2006 22:24:06
Citazione:
Io, veramente, avevo risposto al post di “fiammifero” del 4 aprile, che si presenta come “Aggiornamento”.
Se “fiammifero” fosse una disinformatrice antilatinoamericana prezzolata, bisognerebbe constatare essere di poco prezzo perché è poco solerte nell’aggiornamento. “Paxtibi”, invece, che ti snocciola l'intero bollettino aggiornato dalla NED, invece, meriterebbe un aumento. Chissà che per Natale, forse, se nel frattempo non finisce la “festa” e che, non servendo più alla bisogna, non lo caccino a calci nel kulo, qualche cent in più gli potrebbe arrivare.
Il Venezuela - penso sia noto a tutti – non è Grenada, che stata aggredita impunemente dagli USA. Il Paese ha la popolazione, le risorse e la volontà politica sufficienti per rendere un’avventura venezolana costosa per qualsiasi aggressore.
Se vi è la volontà politica di mantenere l’indipendenza nazionale e di gestire a proprio favore lo sfruttamento delle risorse di cui dispone, il modo ideale di attuarla sarebbe quello di acquisire una “force de frappe” alla francese, ovvero missilistica, aerea, sottomarina e nucleare.
Questa, per il Venezuela, è una soluzione impossibile per almeno un altro paio di generazioni. Ma ciò non significa che debba dare ad altri l’indipendenza e la sovranità gratis. Nemmeno la Svizzera, che, però, non ha stati canaglia tra i suoi confinanti, ha una “force de frappe” nucleare, eppure l’avventura elvetica sarebbe costosissima per chiunque.
Una parte delle risorse di cui dispone deve essere giocoforza impiegata nella difesa. Di tutte le acquisizioni in corso evidenziate dalla NED solo i sommergibili a propulsione diesel-elettrica sono, per costo, per potenza e per capacità di proiezione dell’azione, veramente significativi. Ma vanno a riequilibrare l’obsolesenza delle fregate missilistiche comperate in Italia più di 20 anni fa, al tempo della prima presidenza di Carlos Andrés Pérez (o di Herrera Campins?), quando l’attuale Presidente era sì o no un tenentino di prima nomina. Peccato solo che l’Italia non sia nemmeno in gara, questa volta. Potrebbe, forse, racimolare qualcosa con le “two heavy coast guard”, ma sono proprio bricioline, al confronto.
A me pare che di dettagli te ne sei persi non pochi, se mi vieni a parlare di 15 elicotteri.
Io, veramente, avevo risposto al post di “fiammifero” del 4 aprile, che si presenta come “Aggiornamento”.
Se “fiammifero” fosse una disinformatrice antilatinoamericana prezzolata, bisognerebbe constatare essere di poco prezzo perché è poco solerte nell’aggiornamento. “Paxtibi”, invece, che ti snocciola l'intero bollettino aggiornato dalla NED, invece, meriterebbe un aumento. Chissà che per Natale, forse, se nel frattempo non finisce la “festa” e che, non servendo più alla bisogna, non lo caccino a calci nel kulo, qualche cent in più gli potrebbe arrivare.
Il Venezuela - penso sia noto a tutti – non è Grenada, che stata aggredita impunemente dagli USA. Il Paese ha la popolazione, le risorse e la volontà politica sufficienti per rendere un’avventura venezolana costosa per qualsiasi aggressore.
Se vi è la volontà politica di mantenere l’indipendenza nazionale e di gestire a proprio favore lo sfruttamento delle risorse di cui dispone, il modo ideale di attuarla sarebbe quello di acquisire una “force de frappe” alla francese, ovvero missilistica, aerea, sottomarina e nucleare.
Questa, per il Venezuela, è una soluzione impossibile per almeno un altro paio di generazioni. Ma ciò non significa che debba dare ad altri l’indipendenza e la sovranità gratis. Nemmeno la Svizzera, che, però, non ha stati canaglia tra i suoi confinanti, ha una “force de frappe” nucleare, eppure l’avventura elvetica sarebbe costosissima per chiunque.
Una parte delle risorse di cui dispone deve essere giocoforza impiegata nella difesa. Di tutte le acquisizioni in corso evidenziate dalla NED solo i sommergibili a propulsione diesel-elettrica sono, per costo, per potenza e per capacità di proiezione dell’azione, veramente significativi. Ma vanno a riequilibrare l’obsolesenza delle fregate missilistiche comperate in Italia più di 20 anni fa, al tempo della prima presidenza di Carlos Andrés Pérez (o di Herrera Campins?), quando l’attuale Presidente era sì o no un tenentino di prima nomina. Peccato solo che l’Italia non sia nemmeno in gara, questa volta. Potrebbe, forse, racimolare qualcosa con le “two heavy coast guard”, ma sono proprio bricioline, al confronto.
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