Vigile spara:19enne in coma.

Inviato da  florizel il 30/3/2006 10:43:36
Tragedia a Como:ad un vigile "scappa" un proiettile che colpisce un ragazzo di 19 anni.
La sua colpa:forse (FORSE) era un "writer".

La Repubblica:
"Il giovane era alla guida di un'auto che oggi pomeriggio a Como è fuggita all'intimazione dell'alt di una pattuglia in borghese della polizia locale, di quello speciale nucleo creato dal Comune per combattere, in particolare, i writers, gli imbrattatori di muri."

Corriere della Sera:
"L'agente avrebbe riferito che il colpo gli è partito accidentalmente."

Questo è quanto accade nel Belpaese.
Mentre il governo (ladro) mette in vendita il patrimonio artistico di proprietà "pubblica",si ricorre addirittura ad una "task force" per impedire "l'imbrattamento" di strutture nella stragrande parte tutt'altro che "artistiche".

Repubblica - marzo 2003:
"Come si vede, non siamo solo nell'anticamera della "Patrimonio spa", ma in un meccanismo ancor più radicale, "la manifestazione di una chiara volontà da parte del governo di voler procedere a una massiccia dismissione del patrimonio immobiliare" (Vaciago). Questa norma non è rimasta lettera morta: come ha rivelato sul Giornale dell'arte di febbraio Gaetano Palumbo (del World Monuments Fund), si è già proceduto attraverso la Scip a una prima asta di 35 beni di proprietà pubblica, da Milano a Palermo, da Genova a Trieste. Si badi bene: la legge prevede esplicitamente che gli immobili da porsi in vendita con questa procedura "non sono soggetti alle autorizzazioni di cui al d.l. 490/1999", cioè al Testo Unico sui Beni culturali, ed esclude ogni diritto di prelazione nell'acquisto da parte di tutti gli enti pubblici, centrali e locali (art. 3, c. 17)"

Varese News - ottobre 2004:
"Per questo motivo la mia risoluzione contempla una decisa azione da parte della Amministrazione Comunale per ottenere, come succede a Milano, prezzi vantaggiosi e concordati con una azienda specializzata (a Milano cè una task-force dell'Amsa) per la ripulitura dei muri esterni, contribuendo così a migliorare l’immagine generale di Busto Arsizio e ad alleviare il danno economico dei privati cittadini."

Col silenzio complice delle istituzioni,che in tempi elettorali chiudono entrambi gli occhi sull'attacchinaggio selvaggio di manifesti di propaganda politica.




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