Re: REPRESSIONE E DIFFIDE-TIFOSI VITTIME INNOCENTI

Inviato da  Santaruina il 25/3/2006 21:53:50

Bandit e Pike

ripeto che capisco quello che dite.

La mia impresione però è che ci sia un gruppo di persone, più o meno ampio, che sta usando il gioco del calcio e il "tifo" per dare sfogo ai propi impulsi più distruttivi.

Secondo me un tifo come lo descrive Gianluca esiste, ma nel nostro calcio rappresenta una minoranza.

Non è il "tifo" in sè a produrre violenza, da un certo punto di vista i giochi di squadra in cui due formazioni si affrontano, con le tifoseria che parteggiano per l'uno o per l'altro, possono essere viste come una riedizione simbolica del "conflitto", un conflitto ritualizzato.

Le gare di Rugby sono l'esempio migliore di questo concetto, un gioco apparentemente violento ma in cui il fair play è sempre osservato, e in cui le tifoserie non si lasciano mai andare in eccessi.

Nel calcio questo non succede, ma non credo che sia il gioco in sè o il concetto di "tifo" a provocare lo scenario che vediamo oggi, ma coloro che si introducono indisturbati all'interno e trasformano gli spalti in luoghi di battaglia.

Queste persone sono spesso favorite dalle stesse dirigenze dei club, ed è da lì che bisognerebbe partire per capire il problema.

Blessed be

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