Re: Lettera aperta di M.R. Dorsogna al ministro passera

Inviato da  Pispax il 25/8/2012 16:19:59
Citazione:

Red_Knight ha scritto:
@Pispax

Non sono d'accordo (credo che sia la prima volta dai tempi del "non voto" ) con te. Dov'è il piano inclinato nello scritto della Dorsogna? L'Italia è fatta da una penisola materialmente stretta e da due isole della stessa grandezza e con la stessa topologia. Nessuno dei tre posti è abbastanza vasto da ospitare un deserto disabitato dove installare infrastrutture inquinanti abbastanza lontane da tutti. L'idea di Passera poteva avere senso (e comunque portarla avanti è costato parecchio in termini di vite umane) quando si doveva per forza scegliere tra industria e ambiente. Oggi giorno non solo è possibile coniugare le due cose, o almeno iniziare a farlo, ma è perfino più vantaggioso. Mi sembra addirittura banale condividere la lettera della Dorsogna!


Guarda, i piani inclinati stanno più o meno ovunque.

Iniziano da qui:
"Lei non e' stato eletto da nessuno e non puo' pensare di "risanare" l'Italia trivellando il bel paese in lungo ed in largo".

Poi qui:
"Lei parla di questo paese come se qui non ci vivesse nessuno: metanodotti dall'Algeria, corridoio Sud dell'Adriatico, 4 rigassificatori, raddoppio delle estrazioni di idrocarburi.
E la gente dove deve andare a vivere di grazia?"
(per capirci, non si possono escludere contemporaneamente rigassificatori e metanodotti. Inoltre metanodotti e oleodotti stanno nel fondo del mare)

poi qui
"Ci dica.

Dove e cosa vuole bucare?
Ci dica. "
("ci"? E' vero che Passera "non è stato eletto da nessuno", ma allora, e a maggior ragione, lei chi cazzo rappresenta?))

poi qui:
"I campi di riso di Carpignano Sesia? I sassi di Matera? I vigneti del Montepulciano d'Abruzzo? Le riserve marine di Pantelleria? I frutteti di Arborea? La laguna di Venezia? Il parco del delta del Po? Gli ospedali? I parchi? La Majella? Le zone terremotate dell'Emilia? Il lago di Bomba? La riviera del Salento? Otranto? Le Tremiti?"
(i sassi di Matera e un vigneto NON SONO la stessa cosa e NON HANNO lo stesso valore intrinseco)

poi qui:
"Vorrei tanto che fosse lei ad avere mercurio in corpo, vorrei tanto che fosse lei a respirare idrogeno solforato dalla mattina alla sera, vorrei tanto che fosse lei ad avere perso la casa nel terremoto, vorrei tanto che fosse sua moglie ad avere partorito bambini deformi, vorrei tanto che fosse lei a dover emigrare perche' la sua regione - quella che ci dara' questo 20% della produzione nazionale - e' la piu' povera d'Italia."
(Bimbi deformi, mercurio in corpo, la miseria di alcune regioni e persino i terremoti diventano tutti quanti l'esito delle trivellazioni?)

poi qui
"Ma io lo so che dove vive lei tutto questo non c'e'. Dove vive lei ci sono giardini fioriti, piscine, ville eleganti soldi e chissa', amici banchieri, petrolieri e lobbisti di ogni genere."
(Ma come? se il progetto secondo lei è quello di bucare OVUNQUE, con uninquinamento diffuso OVUNQUE, come può l'avere "amici banchieri" salvarti da questo destino?)


Sono arrivato solo a metà, poi mi sono scocciato.


Il tuo ragionamento invece è diverso. E' vero che l'Italia è piccola e densamente popolata, ma non è vero che OGNI più piccolo pezzetto del territorio è sacro e inviolabile e immutabile e degno di rispetto paragonabile a tutti gli altri.
Il sagrato di s.pietro e il sulcis richiedono tipi di valutazione diversi, tanto per fare un eempio idiota.


La cosa che verrebbe da pensare a me è che magari a Oristano, se gli trovano qualche pozzo di petrolio sotto a un "frutteto di arborea", tanto dispiacere poi non gli faccia.
A Iglesias e a Taranto questa contraddizione fra "industria e ambiente" (anche l'ALCOA inquina un bel po'. L'alluminio non è farina) sta evidenziando proprio questi problemi qui.
La soluzione evidentemente non può stare nel "allora tutto industria". Ma neppure nel "allora tutto ambiente".


L'argomento su cui ruota la lettera di questa "pacata" signora è un iano inclinato di per sè, in ogni caso.
Parte col dichiarare intoccabile OGNI pezzo d'Italia, e finisce col dire che le soluzioni stanno nell'investire sul futuro.
Oh.
Si può pensare che il problema sia APPENA più complesso di così?


Per esempio, giusto per risalire l'inclinazione del piano, se mi togli metanodotti, rigassificatori e oledotti, e continui anche a tenermi sotto il ricatto del monopolio dei grandi traders internazionali per quanto riguarda il prezzo del petrolio, mi dici come ci arrivo IO a questo "bellissimo" futuro?

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