Re: RESTIAMO UMANI
Inviato da florizel il 4/5/2011 11:46:29
Le due anime della Palestina trovano nella morte di Osama un nuovo motivo per dividersi.
"Fra i moderati di Al Fatah, presieduti dal capo dell'Autorità palestinese Abu Mazen, e i fondamentalisti di Hamas, che controllano gran parte del territorio compresa la striscia di Gaza, c'è completa divergenza di opinione sull'operazione che lo scorso lunedì ha portato alla scomparsa di Bin Laden.
Mentre i primi hanno parlato di uno sviluppo positivo nella lotta al terrorismo, i secondi piangono la perdita di un leader spirituale e condannano gli statunitensi che hanno ucciso un "guerriero santo" proseguendo nell' "opera di terrorismo che da anni l'America conduce contro il mondo arabo".
Ecco come la farsa delle false opposizioni regge il gioco dell'inganno globale.
Ed ecco anche come Hamas ed Al-Fatah vengono sancite come le sole possibili due anime della Palestina. E nessuno sa niente di quello che davvero pensa il popolo Palestinese.
Se c'è un luogo che può darci la misura di questo tempo della menzogna, quello è senz'altro la Palestina. Una cartina al tornasole della mortifera politica del dominio mondiale e dei suoi interessi in Medioriente.
Ma il fantomatico "gruppetto salafita" che avrebbe rapito Arrigoni non si diceva fosse vicino ad Al Qaeda...?
Perchè rapire (e uccidere) Vittorio Arrigoni?
"Hamas conosceva bene Vik, e non lo aveva in simpatia. Spesso l'attivista dell'Human Solidarity Movement aveva denunciato la "doppia dittatura" subita dai civili a Gaza: da parte dell'esercito di Tel Aviv, che dispensa morte a casaccio, e da parte del governo di Hamas, che controlla in modo capillare la vita nella Striscia.
Una dittatura che si è manifestata anche di recente, con le manifestazioni di civili palestinesi nelle strade di Gaza City, in protesta contro la "linea solitaria" di Hamas, separata da Fatah e dall'Olp. Nei cortei, scacciato a bastonate e percosse dagli stessi militanti di Hamas, c'era anche lui, Vittorio Arrigoni, nemico delle bombe di Israele quanto dei manganelli di Hamas".
Chi seguiva Vittorio, può immaginare come si sarebbe espresso circa gli ultimi avvenimenti.
"Fra i moderati di Al Fatah, presieduti dal capo dell'Autorità palestinese Abu Mazen, e i fondamentalisti di Hamas, che controllano gran parte del territorio compresa la striscia di Gaza, c'è completa divergenza di opinione sull'operazione che lo scorso lunedì ha portato alla scomparsa di Bin Laden.
Mentre i primi hanno parlato di uno sviluppo positivo nella lotta al terrorismo, i secondi piangono la perdita di un leader spirituale e condannano gli statunitensi che hanno ucciso un "guerriero santo" proseguendo nell' "opera di terrorismo che da anni l'America conduce contro il mondo arabo".
Ecco come la farsa delle false opposizioni regge il gioco dell'inganno globale.
Ed ecco anche come Hamas ed Al-Fatah vengono sancite come le sole possibili due anime della Palestina. E nessuno sa niente di quello che davvero pensa il popolo Palestinese.
Se c'è un luogo che può darci la misura di questo tempo della menzogna, quello è senz'altro la Palestina. Una cartina al tornasole della mortifera politica del dominio mondiale e dei suoi interessi in Medioriente.
Ma il fantomatico "gruppetto salafita" che avrebbe rapito Arrigoni non si diceva fosse vicino ad Al Qaeda...?
Perchè rapire (e uccidere) Vittorio Arrigoni?
"Hamas conosceva bene Vik, e non lo aveva in simpatia. Spesso l'attivista dell'Human Solidarity Movement aveva denunciato la "doppia dittatura" subita dai civili a Gaza: da parte dell'esercito di Tel Aviv, che dispensa morte a casaccio, e da parte del governo di Hamas, che controlla in modo capillare la vita nella Striscia.
Una dittatura che si è manifestata anche di recente, con le manifestazioni di civili palestinesi nelle strade di Gaza City, in protesta contro la "linea solitaria" di Hamas, separata da Fatah e dall'Olp. Nei cortei, scacciato a bastonate e percosse dagli stessi militanti di Hamas, c'era anche lui, Vittorio Arrigoni, nemico delle bombe di Israele quanto dei manganelli di Hamas".
Chi seguiva Vittorio, può immaginare come si sarebbe espresso circa gli ultimi avvenimenti.
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