Re: Operazione Bluemoon - Eroina di Stato

Inviato da  Al2012 il 14/8/2015 15:48:27
@ Floh

Per prima cosa ringrazio anche te per aver risposto, in modo meno sibillino, alla mia domanda, fatta per capire se avevate esperienza diretta della fine anni ’60 e inizio anni ’70.

(due perchè la tua risposta è meno sibillina)

Citazione:
Un altro argomento a favore della non spontaneità. Particolarmente esplicativo in tal senso è l'accostamento (a mio giudizio, quanto mai appropriato) col 1848; i moti del 48' - si studia anche sui libri di storia delle medie - furono resi possibili solo grazie all'attività delle società segrete: l'adelphi, i carbonari, ecc.


Non ci crederai, ma ero sicuro che avresti fatto questo tipo di ragionamento: “simultaneità e la vastità geografica delle rivolte( in situazioni socio-economiche e geografiche molto diverse)” = Altra prova della non spontaneità dell’evento.
Quindi, espressione di una volontà che definirei onnipresente, vista la vastità geografica e le situazioni socio-economiche molto diverse.
Se aggiungiamo i moti del ’48 e le società segrete collegate alla (cattiva) massoneria, posso trasformare il famoso motto in: “Non muove foglia, che Massoneria non voglia” (che salva anche la rima)

Altre prove della non spontaneità.
Cerchiamo di intenderci con i termini: non spontanea per me significa che l’azione è stata pensata e voluta da altri.
L’azione è conseguenza di questa volontà e pensiero, l’azione è stata pianificata prima della sua realizzazione.

Se un gruppo di persone non condivide gli ideali di una cultura che sente estranea al proprio essere, se non condivide l’agguerrita competizione per conquistare un posto al sole, se vede nelle guerre un inutile spargimento di sangue e sofferenza utili solo a soddisfare le esigenze di un imperialismo politico e commerciale, ecc. ecc.
E’ conseguenza naturale che, questo gruppo di persone, decida di organizzarsi per protestare contro tutta quest’ingiustizia, di allargare questa protesta coinvolgendo altre persone sensibili alla causa, anche di nazioni diverse, con la speranza o sogno ( i sogni e le speranze non hanno confini) di porre fine a questo scempio.

Quest’azione, che nasce dalla critica al sistema, secondo l’idea della non spontaneità è la conseguenza di una pianificazione fatta in precedenza.

E’ chiaro che anche la protesta segue un piano, un programma da seguire che è comunque conseguenza della necessità di organizzarsi per esprime concretamente una protesta, è la consapevolezza dell’ingiustizia sociale che è a monte di tutto .

Secondo la non spontaneità, gli oscuri manovratori hanno voluto e pianificato, nei giovani contestatori, la consapevolezza dell’ingiustizia sociale da loro stessi creata.

Questo malessere generazionale nasce da un fatto comune a tutti giovani, perché solo i giovani possono immaginare, sognare, sperare, un futuro migliore del presente che stanno vivendo, almeno i giovani che maturato una capacità critica.

Vorrei solo capire se per te nel 1848 c’è stata un’involuzione della società umana? La cultura che è scaturita deve essere considerata negativa?
Se ho capito bene, tu riconosci che grazie a moti del ’68 si sono ottenuti progressi nella cultura e società umana, anche se l’hai definita fumosa ideologia difficilmente traducibile in programma di governo.
Sarà anche vero, ma è anche vero, che quest’ideologia fumosa, ha reso possibili cambiamenti culturali e sociali che nessun programma di governo aveva prodotto.

Citazione:
Il socialismo era più temibile sul piano politico poiché aveva dei piani realizzabili e concreti a differenza della contestazione sessantottina la cui fumosa ideologia era difficilmente traducibile in un effettivo programma di governo


Per giustificare il perché ho evidenziato in grassetto alcune parti del paragrafo, indico in grassetto la definizione che tu dai del socialismo (molto bella e che condivido pienamente):

Citazione:
Come avevo precisato qualche post più su, utilizzo il termine socialista in senso lato, non riferendomi necessariamente al socialismo reale di stampo sovietico.
In tale accezione si possono comprendere anche i socialismi (definiti da Marx, e così in seguito sempre chiamati) utopisti. Più in generale ancora tutti i movimenti che puntano all'abolizione della proprietà privata per sostituirla con una proprietà collettiva e sostengono la fondamentale uguaglianza degli esseri umani.


Pur condividendolo, come ho già detto, l’abolizione della proprietà (ecc.), in società come la nostra, ti sembra un piano realizzabile e concreto?

Rileggi la parte che ho evidenziato, che rappresenta un tuo desiderio, aggiungi che sei favorevole alla marijuana, adesso fai un salto temporale e trasferisciti a metà degli anni sessanta in America … mio caro Hippy, probabilmente cercheresti di rendere concreto questo desiderio vivendo in una comunità hippy.

Consideri questo tuo desiderio qualcosa di non spontaneo, ma pianificato e voluto da oscuri manovratori?

In merito a questa mia richiesta “Saresti così gentile di spiegarmi che cosa è lo spiritualismo new age per te? ritengo la tua risposta non soddisfacente.

Riflettendo sullo svolgere dei fatti iniziati col ’68, penso che ricercare nell’eroina la ragione della fine sia errato.
Il fenomeno eroina va circoscritto ai soli elementi più fragili e meno impegnati del movimento, l’ossatura politicizzata e critica non è stata coinvolta in questo dramma.
La ragione va ricercata nel cambio di strategia, ovvero passare da una protesta, caratterizzata anche da scontri con le forze d’ordine, per lo più dovuta ad una legittima difesa, alla strategia d’attacco armato messa in atto dalle brigate rosse. In questa trasformazione vedo la lunga mano dei servizi segreti e degli infiltrati, e quindi la sua pianificazione.

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