Re: Operazione Bluemoon - Eroina di Stato

Inviato da  doktorenko il 12/8/2015 14:23:43
Pasolini potrebbe essere mio nonno, o meglio mio prozio. Mi piace perche` e` essenzialmente un esteta e alla verita` si puo` arrivare anche per via estetica.

Citazioni di Pasolini sulla liberta` sessuale (lo cito perche` mi sembra in tema visto che possiamo considerarlo un complottista, famoso il suo articolo "Io so ecc...")

Citazione:

Primo: la lotta progressista per la democratizzazione espressiva e per la liberalizzazione sessuale è stata brutalmente superata e vanificata dalla decisione del potere consumistico di concedere una vasta (quanto falsa) tolleranza.

Secondo: anche la "realtà" dei corpi innocenti è stata violata, manipolata, manomessa dal potere consumistico: anzi, tale violenza sui corpi è diventato il dato più macroscopico della nuova epoca umana.

Terzo: le vite sessuali private (come la mia) hanno subito il trauma sia della falsa tolleranza che della degradazione corporea, e ciò che nelle fantasie sessuali era dolore e gioia, è divenuto suicida delusione, informe accidia.

...

a) L' intrasgredibile dato di fatto che, se anche volessi continuare a fare film come quelli della Trilogia della vita, non lo potrei: perché ormai odio i corpi e gli organi sessuali. Naturalmente parlo di questi corpi, di questi organi sessuali. Cioè dei corpi dei nuovi giovani e ragazzi italiani, degli organi sessuali dei nuovi giovani e ragazzi italiani .... Il presente degenerante era compensato sia dalla oggettiva sopravvivenza del passato che, di conseguenza, dalla possibilità di rievocarlo. Ma oggi la degenerazione dei corpi e dei sessi ha assunto valore retroattivo. Se coloro che allora erano così e così, hanno potuto diventare ora così e così, vuol dire che lo erano già potenzialmente: quindi anche il loro modo di essere di allora è, dal presente, svalutato. La vita è un mucchio di insignificanti e ironiche rovine.

b) I miei critici, addolorati o sprezzanti, mentre tutto questo succedeva, avevano dei cretini "doveri", come dicevo, da continuare a imporre: erano "doveri" vertenti la lotta per il progresso, il miglioramento, la liberalizzazione, la tolleranza, il collettivismo, ecc. ecc. Non si sono accorti che la degenerazione è avvenuta proprio attraverso una falsificazione dei loro valori. ... Non si accorgono che la televisione, e forse ancora peggio la scuola d' obbligo, hanno degradato tutti i giovani e i ragazzi a schizzinosi, complessati, razzisti borghesucci di seconda serie: ma considerano ciò una spiacevole congiuntura, che certamente si risolverà - quasi che un mutamento antropologico fosse reversibile. Non si accorgono che la liberalizzazione sessuale anziché dare leggerezza e felicità ai giovani e ai ragazzi, li ha resi infelici, chiusi, e di conseguenza stupidamente presuntuosi e aggressivi: ma di ciò addirittura non vogliono occuparsene, perché non gliene importa niente dei giovani e dei ragazzi.


Citazione:

La società preconsumistica aveva bisogno di uomini forti, e dunque casti. La società consumistica ha invece bisogno di uomini deboli, e perciò lussuriosi.


Questo e` piu` in tema (droga):
Citazione:

Vedo che sull'Unità (20 luglio 1975) si tende a "limitare" il fenomeno della droga, con preoccupazione in fondo sdrammatizzante, o colpevolizzando, secondo uno schema troppo classico, la società. In realtà il fenomeno della droga è un fenomeno nel fenomeno: ed è questo secondo fenomeno più vasto che importa: che è, anzi, una vera grande tragedia storica. Si tratta, insisto, della perdita dei valori di una intera cultura: valori che però non sono stati sostituiti da quelli di una nuova cultura (a meno che non ci si debba "adattare", come del resto sarebbe tragicamente corretto, a considerare una "cultura" il consumismo.
Il grande fenomeno della perdita non risarcita dei valori - che include il fenomeno estremistico di massa della droga - riguarda dunque tutti i giovani del nostro paese (eccettuati per ora, come ho già avuto occasione di dire, coloro che hanno fatto l'unica scelta culturale elementare possibile: i giovani iscritti al Partito Comunista Italiano). (SIC!) I giovani italiani nel loro insieme costituiscono una piaga sociale forse ormai insanabile: sono o infelici o criminali (o criminaloidi) o estremistici o conformisti: e tutto in una misura sconosciuta fino ad oggi. Poiché i drogati si pongono per così dire all'avanguardia di questa irrevocabile determinazione dei giovani a vivere un vuoto e una perdita, e di mettersi in condizione di essere inaccessibili, cioè di non accettare più nulla in nome di cui parlare loro (a meno che non si tratti di argomenti sotto-culturali) - per questa ragione, dico, non sono affatto tenero con i giovani che si drogano. Anzi tendo ad avere per essi una aprioristica e forte antipatia. Da una parte c'è la loro ricattatoria presunzione nel compiere un atto sotto-culturale che essi mitizzano; dall'altra c'è la mia insofferenza personale ad accettare la fuga, la rinuncia, l'indisponibilità.


Adesso parlo per me: come e` possibile una vera liberta` sessuale se questa deve essere demandata alla farmacologia (contraccezione) all`eliminazione dei soggetti piu` deboli (figli indesiderati)? Io di questa liberta` non so cosa farmene.

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