Re: Il danno invisibile di un caffè

Inviato da  Rickard il 11/5/2013 12:05:15
Citazione:

ivan ha scritto:
Quel che sfugge a causa dell'impeto da web a volte sono le cose piu' evidenti, quelle che sono li' , sotto gli occhi di tutti nella loro semplicita'.

L'altro problema del web in generale e dei forum in particolare e' l'impeto da debunker: si sta sempre con il piccone tesi a demolire questo o quel muro , in funzione di cio' che all'id gira in quel momento. Ora demolrie e' tutto sommato facile, cercare la quint'essenza delle cose un po' meno.

Ad esempio, leggiamo : "...questa bevanda, che inizialmente era chiamata "vino d'arabia", si diffuse nel ...".

Cosa c'è che e' contenuto in questa apparentemente semplice frase?

Sfugge la vera motivazione della diffusione delle bevande tipo il caffe', il the, il vino.

Oggi e' facile parlare degli effetti collaterali di caffeina ed alcool, poi con il web si trova materiale sufficiente a sostenere le tesi piu' arzigolate. Sul web si puo' dimostrare tutto e il contrario di tutto, a seconda di cosa l'id va cercando.

Tornando alle sopra citate bevande: perche' si sono diffuse ?

Se fossero state delle nocivita' sic et simplicter non sarebbero andate da nessuna parte, invece si sono diffuse in tutto il mondo.

La motivazione del loro successo e della loro diffusione e' molto semplice e si puo' riassumere in : 'HACCP ante litteram.

Ossia tra scegliere di bere l'acqua della prima pozza magari con l'ameba dentro o una bevanda fatta bollendo ( e quindi sterilizzando) delle foglie o dei semi aventi proprieta' batteriostatiche e' ovvio cosa si sceglie se si vuole riportare la pellaccia a casa.

Oggi, nell'epoca dell'acqua minerale in bottiglie ultrasterili e' facile parlare, nel passato, portare un esercito nei Balcani fino a Vienna ed evitare che il tifo si diffondesse tra la truppa a causa delle acque non sicure era una cosa un po' meno facile. Discorso analoghi per i contadini che aravano un campo o mietevano le messi: tra una bevanda in cui la fermentazione alcolica aveva selezionato i germi e un acqua di un ruscello non sicura con dentro magari chissa' quale parassita che non aspettava altro per banchettare e' ovvio cosa si sceglieva.

Capisco il concetto di fondo e sono d'accordo (l'impeto del debunker, gli eccessi permessi dal web ecc.).

Quello su cui sono in disaccordo sono le motivazioni della diffusione del caffé/bevande in generale. Il caffé anticamente non era né per i soldati né per i contadini e le menate batteriostatiche erano cose del tutto sconosciute.

Il caffé si è diffuso perché è buono da bere, oltre ad aver ricoperto nel passato un ruolo di status symbol; era la bevanda esotica delle terre arabe, e berla era una cosa "figa", un pò come quelli che oggi si atteggiano bevendo l'autentico ginseng rosso coreano comprato al supermercato.

Più in generale, riguardo al discorso sulla dannosità del caffé, chissenefrega. Anche con abitudini alimentari non perfette (mangiare carne, il caffé, il latte ecc.) si ha un'aspettativa di vita di quasi 90 anni, senza contare il fattore genetico della salute e della longevità. Se devo mangiare solo sedani e cime di rapa per vivere forse2/3 anni in più (ed essere comunque una vecchia cariatide), cosa cazzo volete che me ne freghi? Un pò di "edonismo" del buon cibo non fa male e non equivale ad abitudini certamente autodistruttive (come assumere droghe pesanti ecc.).

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