Re: Il furto della memoria

Inviato da  Notturno il 25/1/2011 10:28:31
Ciao Incredulo.

Avevo pensato anche io, come te, che il silenzio fosse frutto di "consapevolezza".

Come a dire: "Tutta roba già saputa, che ne parliamo a fa'...."

Per alcuni forse è così, non saprei.

Se così fosse, purtuttavia, non si capisce perché le stesse persone che qui tacciono, esplodono in (giuste!!!) invettive nei post che riguardano Israele e tante altre situazioni simili.

Seguendo quella logica (tua, ma anche mia) non si avrebbero reazioni nemmeno per l'11.9. Troppo facile applicare la stessa logica, dare una scrollatina di spalle e proseguire la propria giornata come se niente fosse.

Ma io sospetto che il motivo sia un altro: il senso di colpa.

Forse (e dico FORSE!) scoprire che i nostri nonni erano bastardi tanto quanto gli israeliani o quelle jene della bosnia è troppo. Ci ammutolisce.

Ho la sensazione che questo argomento ingeneri disagio e fastidio.

Ho l'impressione che molti, al nord, ma anche al sud, avevano trovato un proprio equilibrio, interpretando la vita sulla base di quelle nozioni storiche ammanniteci a scuola.

E oggi, scoprire che tutto quel che credevamo di sapere E' FALSO (sempre con il "forse" in mezzo) ci destabilizza.

Pino Aprile non lo dice chiaramente in questo stesso mio modo.

Però annota la reazione delle persone a cui parlava prima di scrivere il libro, via via che scopriva le atrocità commesse.

Le stesse reazioni che annoto io quando ne parlo ai miei amici (e anche in parte qui su questo forum): stupore, incredulità all'inizio. Poi via via lo sguardo cambia, gli occhi si abbassano, e infine giunge il fastidio, il rifiuto di parlarne, il rifiuto di affrontare la questione.

Forse è facile addebitare le peggiori ignominie a qualcuno che vive a 2000 km da te e da tutto il tuo mondo.

Diventa un po' come un Risiko, in cui gli "altri" sono sempre i cattivi.

Qui non puoi fare questo stesso gioco.

Perché gli "altri" siamo "noi".

Quel che tu dici è giusto: il Potere mente.

Quel che invece è sbagliato è accogliere la menzogna senza reazione, senza indignazione, senza scandalo.

Siamo noi che creiamo il nostro futuro e quello dei nostri figli.

Se continueremo così, sarà sempre più nero.

Non posso accettare quel che vedo in tv.

Non posso tacere mentre un ex-partigiano, che oggi brilla per il suo sopore, mentre attorno tutto si squaglia, promuova i "festeggiamenti" per il centocinquantenario.

Di che cosa?

Di cosa dovrei esser lieto?

Cosa dovrei festeggiare?

Perché mi sento solo in questa mia indignazione?

Apprezzo davvero il tuo intervento, Incredulo. Non lo dico per affettazione, ma in tutta sincerità.

Ma non lenisce il mio cruccio.

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