Re: Lady Diana
Inviato da sick-boy il 15/7/2007 15:34:13
Un buon articolo di Blondet
Si chiamava James Andanson, e - benchè milionario - faceva il paparazzo. Era l’uomo che seguiva lady Diana a caccia di immagini, e la seguì e inseguì a bordo della sua Fiat Uno bianca, quasi braccandola, nella settimana precedente l’incidente dell’Alma del 31 agosto 1997.Ora sappiamo che James Andanson è morto, a 54 anni.
Suicida, dicono.
[...]Christophe Pelat, il pompiere che ha scoperto il corpo e lo ha estratto dall’auto, dice: «L’ho visto da vicino e sono sicuro: è stato sparato alla testa, due volte».
[...]Alcuni malfidenti esperti di «operazioni bagnate» compiute da specialisti di servizi segreti sostengono che l’ordigno usato fu una alquanto semplice «bomba a scarpa».
Si tratta di una modesta carica di plastico piazzata sotto l’auto da «incidentare», applicata ad una piccola ma solida piastra d’acciaio per aumentere l’effetto riflettente della esplosione, e legata con semplice nastro adesivo.
Se l’auto va veloce per sfuggire alla Uno bianca, l’esplosione - innescata magari da un motociclista di passaggio munito di telecomando - fa perdere all’auto inseguita l’aderenza per una frazione di secondo: quanto basta a provocare un incidente mortale, specie se la cosa avviene in un tunnel ricco di pilastri.
La bomba a scarpa, legata con nastro adesivo che si incendia, non resta attaccata all’auto, ma rimane parecchi metri indietro, uno dei tanti irriconoscibili rottami prodotti dall’incidente.
[...]Le monarchie sono cose serie, specie quella che governa da secoli su un impero globale.
Lady Diana, troppo stupida, aveva superato l’invisibile linea di «ciò che non si deve fare», se non ci si vuole trasformare, da regina-madre, in un cadavere da incidente stradale.
Ma naturalmente tutte queste sono ipotesi complottiste..
Si chiamava James Andanson, e - benchè milionario - faceva il paparazzo. Era l’uomo che seguiva lady Diana a caccia di immagini, e la seguì e inseguì a bordo della sua Fiat Uno bianca, quasi braccandola, nella settimana precedente l’incidente dell’Alma del 31 agosto 1997.Ora sappiamo che James Andanson è morto, a 54 anni.
Suicida, dicono.
[...]Christophe Pelat, il pompiere che ha scoperto il corpo e lo ha estratto dall’auto, dice: «L’ho visto da vicino e sono sicuro: è stato sparato alla testa, due volte».
[...]Alcuni malfidenti esperti di «operazioni bagnate» compiute da specialisti di servizi segreti sostengono che l’ordigno usato fu una alquanto semplice «bomba a scarpa».
Si tratta di una modesta carica di plastico piazzata sotto l’auto da «incidentare», applicata ad una piccola ma solida piastra d’acciaio per aumentere l’effetto riflettente della esplosione, e legata con semplice nastro adesivo.
Se l’auto va veloce per sfuggire alla Uno bianca, l’esplosione - innescata magari da un motociclista di passaggio munito di telecomando - fa perdere all’auto inseguita l’aderenza per una frazione di secondo: quanto basta a provocare un incidente mortale, specie se la cosa avviene in un tunnel ricco di pilastri.
La bomba a scarpa, legata con nastro adesivo che si incendia, non resta attaccata all’auto, ma rimane parecchi metri indietro, uno dei tanti irriconoscibili rottami prodotti dall’incidente.
[...]Le monarchie sono cose serie, specie quella che governa da secoli su un impero globale.
Lady Diana, troppo stupida, aveva superato l’invisibile linea di «ciò che non si deve fare», se non ci si vuole trasformare, da regina-madre, in un cadavere da incidente stradale.
Ma naturalmente tutte queste sono ipotesi complottiste..
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