Re: L'ANSA scagiona Oswald? Nonno Romano lo re-ingabbia...

Inviato da  edo il 9/7/2007 0:34:10
Quello che invece non è più un mistero è che coloro che hanno spazio per scrivere e/o parlare sui mezzi di comunicazione di massa hanno il compito di sedare qualunque sussulto di logica cerebrale residua dei loro lettori e/o ascoltatori.

Per quanto mi riguarda, sono felice di riscontrare nei miei alunni il seguente comportamento: stropicciano e abbandonano il giornale che gli viene regalato dai "signori editori" con la loro "pregevole iniziativa" il giornale in classe.

Trovo significativi entrambi i comportamenti: da una parte gli editori che per uno o più motivi, regalano il giornale; e dall'altra i destinatari di questo "omaggio" che non lo considerano al punto di non valutarlo nemmeno come spazzatura; il giornale raramente finisce nel cestino dei rifiuti ma più spesso è abbandonato al suo destino accartocciato sul banco o in terra.

Osservo che anche gl'insegnanti che approfittavano del tempo dedicato al giornale per non svolgere altra lezione, abbandonano sempre più volentieri questa opportunità.

Nel corso dell'anno è stato gradito ospite della scuola, un giornalista (si fa per dire), che incalzato dalle mie domande ha risposto:"un lettore deve sapere che il giornalista che si occupi d'approfondire ed analizzare le notizie, non esiste più. Noi giornalisti realizziamo un prodotto da vendere. Un prodotto che ha una scadenza sempre più vicina all'ora in cui questo prodotto viene realizzato, in questo tempo noi dobbiamo convincere il lettore che il nostro giornale è migliore di un'altro e per far questo usiamo le stesse tecniche di marketing che si utilizzano per vendere gli yogurt; noi sappiamo che il nostro target di clienti non vuole sentir parlare di approfondimenti legati all'11 settembre o alle scie chimiche, se lo facessimo perderemmo nei giorni successivi dei clienti-lettori, perciò non lo facciamo. Se invece diamo spazio al gossip sappiamo che i nostri lettori aumenteranno...è così! Prendiamone atto con speranza: il "quarto potere" è in difficoltà.

Forse è per questo che agli "italians" piacciono tanto i beppe severgnini! Perchè sono capaci di deridere la mediocrità altrui ma non di riconoscere la propria. Non si lamentino se nessuno, via via che passa il tempo vorrà riconoscergli alcuna professionalità, a questi "giornalisti" che rischiano di finire più in basso degl'insegnanti nella considerazione sociale del loro "lavoro"...contenti loro.

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