Re: Zecharia Sitchin e la creazione dell'uomo.

Inviato da  Cassandra il 4/4/2007 10:31:03
Certe volte penso che credere o non credere a Sitchin sia collegato all'... estremismo evoluzionistico.
Quell'assunto ormai scontato secondo cui anche la mente umana e le culture da essa sviluppate seguono un criterio evoluzionistico, di conseguenza noi siamo i più furbi della storia mentre i nostri avi dei poveri mentecatti che credevano a Giove Pluvio. Il che è no buono dal mio punto di vista.
Non riesco a pensare ad un sumero (con tutto il suo straordinario bagaglio di cultura astronomica, matematica, architettonica, ingegneristica, letteraria, militare) come ad un umano diverso da me, perfettamente in grado di capire che se piove non è perché c'è il vecchio con la barba sulla nuvoletta che tira i fulmini.
E non riesco a convincermi che nel passato la religione fosse "invasiva" al punto da permeare ogni aspetto della vita, come invece vogliono farci credere le interpretazioni moderne. Insomma, anche nell'antica Roma la religione era all'apparenza invasiva, ma sappiamo benissimo come fosse usata per tenere buono il popolo mentre imperatori e senatori se ne fregavano altamente e badavano al sodo.

Inoltre mi chiedo: una tribù primitiva dell'Amazzonia come descriverebbe l'atterraggio di un elicottero e dei marines attrezzati di tutto punto che sbarcano con le radio, gli occhiali ad infrarossi, i giubbotti antiproiettile, gli elmetti e tutto l'ambaradam? Probabilmente con un linguaggio non diverso da quello sumero: "Gli dei dalla testa di metallo sono scesi dal cielo con la mosca che ruggiva, mentre un vento potente spazzava la pianura e strappava i rami dagli alberi, i loro occhi erano fulgidi di potere e una voce tonante emanava dai loro petti rigonfi eccetera eccetera..."
Pura mitologia!

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