Re: ALTERAZIONE PERCETTIVA 2: FAST FOOD

Inviato da  lamefarmer il 5/12/2006 18:53:35
Per Florizel e Santaruina

Vorrei che si evitasse se possibile la distinzione tra FastFood e Ristorazione più cara.
Tanto per cominciare esistono in mezzo una miriade di realtà che non appartengono ne all'una ne all'altra.
Ad esempio vicino alla sede di lavoro dove sono ora, c'é una trattoria che ti offre con 11€ un primo un secondo un contorno, acqua o vino e caffé, oppure con 9 puoi rinunciare al secondo e accontentarti del contorno.
McDonald non ti da lo stesso quatitativo di cibo a prezzi inferiori.

Il problema é che in questi posti non vedi giovani. Vedi solo anziani, preti e camionisti (mi si dirà che sono i "più dritti", io rispondo solo che sono i meno "abbindolati" perché appartegono a un sottobosco di persone che ha un metro di confronto e si sforza di cercare le alternative).

Inoltre il problema della ristorazione in generale ha una costellazione infinita di operatori di cui il McDonald é l'attore dominante di quella LowCost. E' per questo che l'ho citato non perché sia contro al tipo di ristorazione o perché non sappia che le alternative alla ristorazione ricercata non sono per tutti.
Se infatti consideriamo le mense, si scopre che la più grande catena mondiale di ristorazione per mense, é ancora proprietà della McDonald (tramite le solite scatole cinesi). Non é un caso. Ed infatti le mense in italia hanno abbassato parecchio la qualità del cibo, basta dare un occhiata alle recenti denuncie in ambienti scolastici e simili. Personalmente posso anche portare della testimonianza diretta, perché da una mensa anziendale dipendevo fino a pochi mesi fa.

Poi non dobbiamo scordare la miriade di piani Bar e tavole calde che sono affiorate dopo l'avvento del FastFood, presso cui trovano rifugio moltissimi "affamati" in orari lavorativi.
Dobbiamo anche aggiugere le pizzerie e i kebub.

Insomma, dire che il McDonald é più conveniente del ristorante é un conto, dire che non ci sono alternative é un altro.
Con questo non voglio dire che "bisogna" trovare una alternativa, Sataruina dice giustamente che ognuno deve essere libero di poter scegliere e sono d'accordo a non criminalizzare un FastFood o a dire che sia meglio o peggio a livello sanitario.

Però vorrei ricordare anche alcune cose che qui non ho visto emergere:
1. quando si parla di cibo a basso costo, e si dice che procura problemi sanitari, viene sempre dato come argomento opposto che "la preparazione del cibo é curata a livello sanitario", come se contasse più l'igene del luogo che la sostanza che mangi: un conto é se il mio organismo impara a lottare contro i germi che esistono da qualche milione di anni, un altro e se deve imparare a digerire sostanze chimiche nuove e spesso velenose, in quantità industriale, di cui non sono nemmeno informato sui reali effetti e di cui mi viene tenuta nascosta la natura maligna...
2. ho chiesto di mantenere l'attenzione sul problema in generale, non sui FastFood. Se no é come se mi mettessi a discutere che l'11/9 é stato un disastro più per gli iracheni che per gli afgani. Allora (scusatemi) ma parliamo "del sesso degli angeli", che tanto é uguale. Più che fare differenze (tipo questo e meglio di ques'altro quindi scelgo questo) o generalismi (si sa che il panino McDonald é una schifezza) cerchiamo di compredere senza veli cosa c'é attorno al business di quella cosa che appare a tutti così innocente, presentata come un "divertimento", perché riguarda tutti da vicino, ed é parte integrante della nostra vita. Vogliamo riprendercela o no?!

Dire "io vado al McDonald 3 volte a settimana" non é una confessione, é la realtà della maggioranza, non ha senso farne una colpa. Ma dire "tanto la carne che mi danno altrove non é migliore e lo dico per testimonianza diretta" é quantomeno azzardato.
McDonald é una catena, una idustria, quindi uno standard. Se dico che il suo panino é inquinato da anticriptogamici, verosimilmente lo sono tutti i panini della catena. Se dico che la carne che vende il Ristorante "da Chiara" é marcia, invece, parlo di una realtà ristretta. Sicuramente vi sono meno controlli, sicuramente il ristorante "da Chiara"
dell'esempio é più facile che pratichi meno cura nel preparare il cibo (come la maggior parte dei ristoranti cinesi ad esempio) per un problema di contenimento dei costi d'esercizio, ma é stranissimo che nessuno faccia notare che se McDonald NON pratica le tanto pubblicizzate e rigorose regole sanitarie, ha certamente la forza per insabbiare qualunque denuncia e qualunque presa di posizione da parte di un ente di controllo pubblico, ed oltre la possibilità ha anche l'interesse a farlo.

Quindi se continuo a non "veler vedere", quando c'é un problema sociale, c'é un problema sanitario, c'é problema economico (gli stipendi irrisori abbassano la capacità d'acquisto) che riguarda un SISTEMA, UN COMPLESSO, e non IL CASO del "pollo avariato", allora forse é necessario che cominci a domandarmi se veramente quel quadro voglio o meno condividerlo, se voglio o meno rendermi compartecipe della sua presenza.

Ma questo esula dal "caso McDonald", ed é un discorso applicabile a qualunque società con dimensioni e possibilità d'azione simili, senza che vi sia un "mercato" a fare la differenza...

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