Re: La cospirazione dietro l'Unitą d'Italia

Inviato da  Freeman il 4/11/2006 23:34:28
Citazione:

Pausania ha scritto:
Giusto per la precisione, il dialetto non ha alcun valore minore: č solo la variante locale della stessa lingua.
[...]
Solo che le maestre a scuola ci hanno insegnato che il dialetto č una corruzione della lingua

Appunto, un minus habens, da cui il termine "declassato".
Inoltre, il napoletano antico non č affatto una semplice "variante" del fiorentino, ma sarebbe a tutti gli effetti una autonoma "lingua" romanza...
Ma č inutile addentrarci nella sterile querelle che vorrebbe distinguere una "lingua" dal "dialetto" (stante che il termine dialetto deriva dal greco, nel significato originario appunto di "lingua").
Diciamo che da un punto di vista "moderno" e pratico, un dialetto č una variante di una lingua madre con una diffusione territoriale limitata. Diamolo per buono, ok?
Dunque, se nel Regno di Napoli il napoletano era la lingua ufficiale, accanto di volta in volta allo spagnolo, al fiorentino, al francese, ecc. ecc., non avrebbe forse diritto a dignitą di lingua autonoma? Ma siamo punto e da capo.

Quello che in realtą io volevo sottolineare, č che i conquistatori sabaudi si sono dati un gran daffare per imporre un'aura sinistra sulle vulgate locali, tutto facente parte del piano di "annullamento" delle culture locali e delle identitą di popoli autonomi, nell'ottica dell'imposizione truffaldina di un unico re, un'unica lingua, un'unica cultura... viva l'unitą d'Italia!
E da allora il dialetto divenne una cosa "volgare", le persone colte parlano l'italiano, il rozzo parla dialetto...

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