Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?

Inviato da  incredulo il 8/12/2014 19:59:14
invisibile ha scritto:

Citazione:
C'è solo una cosa di quello che hai scritto, per me, su cui riflettere, o meglio meditare.
A questo "livello" è ovvio che il linguaggio che qui usiamo non può descrivere la realtà, ma solo delle sue approssimazioni.

"Il nulla è l'essenza di Dio."

Anche io per molto tempo l'ho pensato.

Invece adesso tendo a credere che il Nulla sia la sua "prima" emanazione.

Questo perché il Nulla è e non è, quindi "è anche".
Il Nulla è e non è allo stesso "tempo", come dicevo a Slobby parlando del pradosso:

Il Nulla non esiste, essendo il Nulla, ma non può non esistere, perché altrimenti le "cose" non avrebbero un luogo dove esistere.


L'equivoco nasce dalla differenza fra cosa significhi ESSERE nulla al significato della parola nulla.

Ne abbiamo parlato ampiamente all'inizio del 3ad, sul perchè le parole abbiano potere, su come questo potere venga usato ampiamente fin dalla creazione:

"In principio era il Verbo" (Gv 1,1).

Abbiamo anche parlato della differenza fra mappa e territorio, chi ha seguito il 3ad, oppure conosce la PNL sa cosa significhi.

Questo è un caso da manuale, da usare come esempio per comprendere il valore ed il potere delle parole, quel potere che assumono in noi una volta introiettate.

Il nulla è una dimensione reale, realmente esistente.

Ovvero il nulla esiste davvero, il nulla è qualcosa di concreto.

Lo si percepisce concretamente quando il nostro ESSERE è nello stato meditativo, oppure rapito di fronte alla maestosità della Natura in uno stato estatico dell'ESSERE.

Il significato di "nulla" è invece il suo opposto.

Nella PNL si direbbe che la parola "nulla" descrive la mappa, non il territorio.

Quando pensiamo al nulla pensiamo a qualcosa che non esiste, grazie al suo significato introiettato in noi e non percepiamo che invece esiste realmente quella dimensione del nulla.

E' quella dimensione che affrontano in molti, ma senza una Luce che li illumini, i viaggiatori si possono ritrovare in oscurità terrificanti, come quella così ben descritta da zeppelin prima, che ripropongo:

Un tizio, un po' di tempo fa, ma aveva stabilito che, semplicemente, nulla di ciò che esiste ha alcun significato; non vi è alcun punto di riferimento stabile e assoluto, né alcun principio o criterio di verità. All'uomo moderno, liberato finalmente dall'esistenza di un Assoluto, si poteva solo mostrare lo scenario terrificante di un universo privo di senso, in cui dominavano l'assenza di valori, di principi, di punti saldi: il Nulla, insomma, è l'unica realtà esistente, se il termine 'esistente' può ancora avere significato, giunti a questo punto.

Il "nulla" è reale, ed è di questo che abbiamo paura:della realtà nuda e cruda, del "nulla".., di Dio.

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