Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?

Inviato da  invisibile il 2/12/2014 17:50:20
@Calvero

Mi sono spostato qui, perché Lucy non l'ho proprio visto e chiedevi di non proseguire sul discorso Dio (e ho supposto affini e derivati ) li.

Citazione:

Calvero ha scritto:

Il "problema non è quello.

Il problema è quello perché a esistere è solo la materia nelle sue infinite forme energetiche e non il tempo, che è un illusione. Indi posso manipolare il tempo, in quanto non esiste.

Invece il problema rimane "non quello", perché la mia visione è differente dalla tua.
Ad esistere è solo il Chi, l'energia, che si manifesta a vari livelli, tra cui quello che noi chiamiamo "materia".
Il tempo è si manipolable dall'Uomo, ma è anche vero che esiste e non esiste. Dipende.
Dipende dal mondo che stai considerando e da quale punto di osservazione.
Se osservi il mondo tridimensionale con la mente razionale, il tempo esiste.
Altrove e con altro, no.

La realtà "ultima" non è esprimibile a parole, il che significa che anche quello che ho scritto non è vero nel senso di reale, vero con la V maiuscola, Noumeno.
Il che significa che se usi solo la mente razionale per cercare di CAPIRE questa Verità Ultima, stai sbagliando sicuramente o quantomeno stai lasciando fuori parte della realtà.


Citazione:

Ma di cosa stavamo parlando? ... questo è il punto. Non sono venuto qui a dire "chi è cosa" - il mio passaggio è inerente un altro topic ed è stato riportato qui; sono qui a dire perché "chi è cosa" non ha il copyright; sono qui a sostenere che voi date un copyright a "chi è cosa", io no.

A me non sembra.
Dire che il leggero sale e il pesante scende non è dare un ©, è descrivere una legge universale.
Se è vero che esiste, che c'entra il ©?

Citazione:


No.
Su' e giu' non c'entrano niente con la morale. Sono direzioni universali in cui tutto ciò che è manifesto, è coinvolto.
Un albero è "bene" che vada su' (bene sempre inteso nel senso di Armonia-crescita). Ma è anche bene che vada giu' (senza radici non può andare su') ed è anche "bene" che vada in espansione.
Non vedo l'attinenza sulla questione Dio conscio di sé o meno, e anche di morale non ce n'è nemmeno l'ombra.

C'entrano nel momento che alle direzioni universali si vogliano dare copyright

Non capisco cosa intendi.
O forse sei tu che non capisci me o io che mi spiego male.

Citazione:

Ma tu continui a tenere fuori dal ragionamento il Mondo e come è fatto, micacazzi... Ragioni "a prescindere" dal Mondo e come è fatto. L'ho detto che così il tuo ragionamento fila (è plausibile quanto il mio). Ma se consideri la realtà dove tutto ciò avviene, le cose cambiano e di molto.


E a me che cazzo me ne frega quando ho capito che il tempo non esiste, e che la manifestazione del mondo è tale in quanto ----> manifestazione. "Oggi" le vibrazioni dicono questo, ed è dal tuo "oggi" che dici il tuo - micacazzi; ma il tuo micacazzi, vale una cippa, essendo manifestazione energetica di qualcosa prigioniero di determinate consapevolezze.

Guarda che se una legge è universale, è universale.
E qui credo che arriviamo AL punto (che avevo già indicato ma che evidentemente non passa)--->

Citazione:

Sempre e comunque ricordando che se esiste DIO allora NIENTE è impossibile. DA questa non ne esci se vuoi essere coerente con l'idea di realtà. E se NIENTE è impossibile, allora non c'è realtà che può essere definita tale.

NEL MONDO COME E' FATTO, non a casaccio come possiamo constatare, si che esiste l'impossibile. Altroché se esiste. Infatti secondo me la Realtà, esiste.
NESSUNO può far crescere un albero di 20 anni in un nanosecondo, nemmeno Dio, senza infrangere delle leggi universali.
Affinché qualunque cosa esista e si manifesti, DEVONO esserci dei limiti, limiti che noi, dei viventi, possiamo constatare.

Diciamo che Dio lo può fare comunque, ma in quel caso ha dovuto infrangere lui stesso le leggi che ha messo alla base del Mondo.
Quindi quell'albero che per avere 20 anni di più avrebbe dovuto vivere una miriade di fasi, tra cui la sua personale DECISIONE di rispondere allo stimolo della Vita, non può esere LO STESSO albero che Dio ha trasformato in un nanosecondo, perché la parte di sé che si è formata solo grazie alle sue decisioni-reazioni individuali, non è mai esistita, e quelle fasi-decisioni-reazioni possono esistere solo in una certa dimensione spazio-temporale, perché l'albero è fatto anche lui IN UN CERTO MODO, non a casaccio, ed è fatto in un certo modo PROPRIO per donargli l'opportunità di ESSERE, di VIVERE quelle esperienze che gli permettono di essere quello che è.

Lo vedi il punto?

Citazione:
Il punto è che i limiti non esistono, il punto è che io faccio il cazzo che voglio e, se posso farlo, significa che non è un limite, ma un gioco.

Tu lo vedi come un gioco. Per me non lo è.
Per me l'esistenza è la cosa più seria che esista in cui è compreso il gioco.
Perché i limiti esistono eccome, altrimenti niente potrebbe esistere.
E' nella stessa creazione di cose manifeste che i limiti si impongono da sé. Non può essere altrimenti.

Tu esisti perché hai dei limiti. Anche il tuo corpo stesso te lo mostra. Se il tuo corpo non avesse limiti, non esisterebbe e tu non potresti viverci assieme (dentro).
Andando in altre dimensioni, le cose cambiano, perché nel percorso verso l'elevazione ci si avvicina sempre di più al Tutto, dove le differenze, e per cui i limiti, vengono progressivamente annullate.
Ma se tu, con un balzo mistico, potessi andare PER SEMPRE in un altra dimensione, e per cui trovarti con meno limiti o nessuno (che equivale alla totale riunificazione con il Tutto, tu non esisteresti più.
Altro grande Koan dell'esistenza.

I limiti esistono dove è necessario che esistano per dare forma e senso alle "cose".
Dove questo non è necessario non esistono, perché Dio non li ha messi per crudeltà, ma per l'esatto opposto. Li ha messi affinché le sue creature possano DIVENIRE.

Citazione:
I limiti non possono essere sorpassati, altrimenti non sono limiti. Ci sei, o devo spiegarla questa cosa?

Ma infatti io non affermo che il tempo e la "materia" siano limiti universali.
Sono altri i limiti universali.
Forse è li che c'è un fraintendimento.

Citazione:
Se tu parli di armonia, ecco allora che torniamo alla questione principale:

- il bacio di LUCY è libero da congetture e dalla morbosità dell'amore quando legato alla paura.

La vostra accusa è che LUCY vuole essere Dio, e la vostra accusa è stupida. LUCY vuole sperimentare sé stessa e non dà le perle ai porci. I santi non esistono, né gli eroi, esiste la tua, la sua volontà.

Come dicevo, non ho ancora visto il film. Ma ormai sono obbligato a farlo
Questo a dopo che l'avrò visto.

Citazione:
Se tu domani "Invisibile" mi vuoi mettere in prigione perché quello che penso t'infastidisce, io ti elimino. E faccio bene a farlo. Poteri non farlo. Ma posso farlo e a coscienza libera. Quindi prima di dare alla violenza una connotazione negativa, bisogna sapere di cosa si parla. Appunto: io sono un uomo e non Dio e da uomo non è la santità il mio scopo ... ma il gioco ...

Questa è una tua visione, che come sai non condivido.
Quindi se la usi come base condivisa, non è possibile continuare.


Citazione:
... se poi quel potenziale per te corrisponde a voler essere Dio, allora è un problema di chi moralizza. Io posso farlo, lo faccio.

Libero arbitrio, oppure non libero arbitrio. PUNTO

E non spararmi la cazzata che il libero arbitrio non significa fare il cazzo che si vuole, non è questo che stavo e sto dicendo.

Ma non credo tu abbia compreso cosa sia realmente il libero arbitrio; cosa significhi.

Io non capisco perché ci sia la morale di mezzo. Veramente... non ce la vedo.
Io ti ho parlato SOLO di leggi universali necessarie alla manifestazione del mondo così come è.
Quale morale ci vedi tu in questo? Veramente non capisco...

Invece credo che tu non abbia compreso cosa significhi il llbero arbitrio, che non può essere illimitato in un mondo manifesto, come nessuna altra cosa, altrimenti qualche "cosa" si espanderebbe all'infinito prendendo il posto di tutte le altre manifestazioni, fino a rimanere solo come un coglione

Ecco la legge universale dell'Armonia.

"L'Armonia esiste affinché le cose possano essere separate"

Se il libero arbitrio fosse illimitato, tu potresti, in quanto dio vivente, decidere di diventare infinito nello stesso spazio-tempo del mondo manifesto.
Questa tua decisione farebbe scomparire tutto ciò che è manifesto (ritrovandoti solo come un coglione) per fare spazio a te.
Dici che è possibile? E se è possibile e se anche io decido di fare altrettanto? E se poi ci si mette pure Incredulo e magari anche mc ?

L'Armonia non lo permette, perché tutto ha pari "dignità".

I limiti esistono eccome, e sono quelli dell'esistenza, di certo non quelli umani e per cui di certo nn quelli morali, quelli sono una questione strettamente personale, individuale. Poi sappiamo che ci sono gli stronzi che vorrebbero imporre la propria moralità agli altri, PRETENDENDO cose che non hanno il diritto di pretendere, proprio perché tutto ha pari dignità di esistere.

Citazione:
Ma se sono proprio io che una volta si e l'altra pure cito le leggi UNIVERSALI.

Le dimensioni non cambiano nulla. Se una legge è universale lo è in qualsiasi dimensione, tranne che "fuori" da quell'Universo (motore immobile-Nulla-Spirito).
Al limite si può dire che "leggero" e "pesante" nella quarta dimensione hanno delle definizioni-manifestazioni diverse che nella terza, non che non valgono più, ma qui andiamo oltre i limiti del linguaggio (ed è per quello, anche, che rimango nella terza dimensione con gli esempi pratici).

La cosa che volevo dire è che non puoi ragionare sulle potenzialità in astratto ed avere risposte concrete, nel senso di quale è il tuo "posto" nel mondo e cosa puoi e non puoi fare. Devi considerare la realtà del Mondo così come è fatto e in questo non c'è nulla di morale.

E chi cazzo lo dice? tu?? ... "oggi"? ... in quale realtà? questa?

Per favore. Ricordati che credi esiste DIO

... credo tu dimentichi cosa possa significare una cosa del genere

No tranquillo, di certo non lo dimentico.
Credo che quanto sopra risponda anche a questo.

Comunque sembra che non hai compreso il discorso che ho fatto sulle potenzialità.
Il succo è che è vero che le potenzialità sono neutre ma solo in quanto tali, ma dal momento in cui si manifestano non lo sono più, perché tutto ciò che è manifesto è soggetto alle leggi universali, e anche questo non ha nulla a che vedere con la morale, ma con la realtà di come è fatto il mondo, che non ho fatto io e nemmeno lo hai fatto tu.

Direi che il punto è che tu affermi che i limiti non esistono, mentre io dico che non possono non esistere nel mondo manifesto.

Anche sulla realtà pare che la vediamo in modo diverso, e questo mi stupisce, perché immaginavo, vedendo il modo in cui ti muovi SEMPRE, che la vedessimo allo stesso modo.


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