Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?

Inviato da  invisibile il 25/9/2014 8:57:50
Citazione:

Nichiren ha scritto:

Una presenza superiore è tutt'altro che inverosimile per me,indifferentemente dalla sua forma o provenienza.
Il fatto è, che l'uomo non ne sà un cazzo di questo essere, semplicemente perchè è un animale.
Non potrà mai comprendere un disegno così ampio.


Vista la tua sicurezza nel fatto che l'uomo è solo un animale e che è a causa di questo che non potrà mai comprendere un disegno così grande, e vista la dimostrazione che ho fatto e che riposto qui sotto...

Citazione:

invisibile ha scritto:

Osserviamo in chiave empirica l'uomo e osserviamo degli animali che sono notoriamente "assassini": i predatori, perché non esiste altro comportamento in natura che possa avvicinarsi a tale definizione (anche se non è nemmeno quella esatta; assassino è una cosa diversa).
Le pecore, le mucche e tutti gli animali che non sono predatori, al massimo bisticciano per qualche foglia, o si scornano per l'accoppiamento.
Sia questi, sia i predatori, sono forniti degli strumenti per affrontare nella vita questi "compiti".
I predatori sono agili, hanno zanne, artigli etc.
I non-predatori hanno corna, pelle spessa, pellicce.
Certe caratteristiche le hanno in comune ma osservando si scopre che sono sempre utili ad affrontare tali frangenti.
Poi ci sono le lumache, quelle senza nemmeno la casetta, che apparentemente sono senza difesa, per la loro vita pacifica e lentissima.
Ma sono velenose per molti palati.
La natura ha "fornito" ad ogni specie gli strumenti perfetti per quello che deve affrontare nella vita.
Al leone gli artigli e le zanne, alla gazzella la velocità e l'agilità.
Infatti c'è equilibrio, va "bene" una volta all'uno e una volta all'altro, se li si lascia in pace, chiaramente.
Siccome anche noi facciamo parte della natura (dato oggettivo indiscutibile), deve valere anche per noi, l'essere forniti degli strumenti e capacità per affrontare la vita.

E l'uomo?
Non ha niente di tutto quanto sopra.

Usando il metodo empirico dell'osservazione, vediamo che noi nasciamo così:



Niente pelliccia, niente zanne, niente artigli.
Pelle delicatissima, denti assenti, unghie come carta velina.
Un essere delicatissimo, sensibilissimo, al rumore, alla temperatura, alla ruvidezza dell'asciugamano che entra in contatto con la sua pelle.
Non sembra un predatore, piuttosto una preda, notevolmente indifesa.
Questo stato di estrema vulnerabilità, continua per molti anni, al contrario di qualunque altro predatore.

Crescendo spuntano i denti, ma non zanne, la pelle rimane molto delicata, le unghie diventano dure ma non spuntano artigli.
Niente corna per combattere l'avversario per conquistare una femmina, niente becchi per predare i topi di campagna, niente pelliccia per mimetizzarsi o difendersi dal freddo.
Ma una notevole vulnerabilità continua per tutta la vita. Basta una spina sotto un piede per farci vedere le stelle...

L'uomo non è decisamente un predatore.
Una preda?

Nemmeno, perché ha una intelligenza di gran lunga superiore a qualsiasi altra specie del pianeta.
Non solo, è in grado di fare questo, per esempio:



Apparentemente non c'entra niente, e invece si.
Perché "questo" testimonia di creatività, oltre che di intelligenza.
Anche un castoro è a suo modo "creativo" costruendo dighe sul ruscello.
Ma noi siamo gli unici in grado di usare la creatività in qualsiasi campo decidiamo di usarla.
Nessuna preda può avere questa straordinaria intelligenza e creatività, perché basta usarla e nessun predatore potrà mai vincere.

Tutto questo ci pone al di fuori sia della categoria dei predatori che di quello delle prede.
Nessun predatore può sopraffarre un uomo, se questi usa le sue straordinarie capacità, beneinteso.
Nessuna preda può sfuggire all'uomo, sempre se questi usa le sue capacità.

Per cui non siamo né predatori né prede.
O meglio, possiamo essere sia l'uno che l'altro
Ma non è finita.
Possiamo scegliere di non essere nessuno dei due.
Possiamo vivere senza predare e senza essere predati.
Perché grazie all'intelligenza e alla creatività, possiamo coltivare, raccogliere, immagazzinare per l'inverno, allevare.....

Inoltre possiamo scegliere di essere predatori o prede di altri esseri umani.

Ma possiamo anche scegliere di non essere niente di tutto questo.
Se non ci fossero persone che scelgono di essere predatori, anche di altri esseri umani, non c'è niente che ci obbliga ad essere o gli uni o gli altri.

Questo dimostra che siamo noi che abbiamo scelto di vivere come predatori (anche di altri esseri umani), perché al contrario di un leone, che DEVE cacciare per vivere, noi abbiamo la possibilità di scegliere altrimenti.
La cosa importante, secondo me, è che siamo gli unici ad avere questo tipo di scelta, insieme a molte altre.

Siccome possiamo scegliere, e le evidenze anche solo fisiche indicano delle cose precise, se viviamo da bruti significa che abbiamo scelto di farlo.

A mio avviso tutto questo dovrebbe far riflettere, chi afferma che l'uomo nasce assassino o che è colpa di Dio se c'è così tanta sofferenza nel mondo (per cui Dio non esiste), e far riflettere su "chi siamo veramente?".

Siccome non siamo né predatori né prede, questo DEVE significare qualcosa di molto importante per noi, qualcosa di FONDAMENTALE, perché la Natura non fa niente per caso, e siccome noi ne facciamo parte, nemmeno questo fatto può essere un caso.


...e considerato che la Natura, per quanto riguarda la funzionalità non sbaglia mai, puoi argomentare nel merito e dire che tipo di animale è l'uomo, e perché è unico e molto diverso in molti aspetti tra tutti gli altri?

Inoltre, visto che questo "animale" non è ne una preda ne un predatore, quale è il suo "posto" in termini di funzionalità nella Natura?

Ricorda che tutti gli esseri viventi hanno una (o più) funzionalità nell'equilibrio naturale.

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