Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?

Inviato da  invisibile il 28/8/2014 9:11:24
Per comprendere chi siamo veramente, può essere di aiuto comprendere come siamo veramente. Per me lo è stato.
Grazie allo studio, all'ossevazione e a molti anni di pratica, ho "scoperto" che l'immagine che abbiamo di noi stessi è quasi totalmente sbagliata. Chiaramente se si ha una immagine sbagliata di sé, e se ci si affida ad essa per condurre le nostre vite, diventa impossibile comprendere chi siamo veramente.
Ho buttato giù un po' di spunti che riguardano le mie "ri-scoperte" su come siamo veramente, per ora cercando di limitarmi al corpo.

Quando parlo di "noi", intendo (quasi sempre) quel "noi" in cui ci identifichiamo, che per la maggior parte delle persone è l'ego e/o la mente razionale.


Il corpo

Essendo un praticante di Tai Chi, è tramite questa "pratica corporale" che ho scoperto molte cose. Anche se è una pratica che coinvolge tutte le parti di noi, viene infatti anche descritta come una "meditazione in movimento", il primo gradino, per così dire, passa prevalentemente attraverso il lavoro sul corpo, per cui per me è più facile illustrare certe cose.

Uno dei principali motivi che creano una grande confusione sul corpo, è che la cultura occidentale lo considera una "cosa", una macchina, una "macchina biologica".
Non lo è.

E' un ESSERE.

E' un Essere che ha una intelligenza, una conoscenza ed una sapienza straordinarie.
Vive sempre nel presente. Non può nemmeno concepire l'idea del tempo, di un passato e di un futuro.
Un aspetto che può aiutare a comprendere questo suo "stato esistenziale", è che lui non può "assentarsi dal presente", come spesso facciamo con la nostra mente o con la nostra attenzione.
Non può perché se lo facesse, in brevissimo tempo moriremo.
Quello che il corpo fa, in ogni istante della sua vita e per tutta la vita, è qualcosa di incredibile.
Pensate a tutte le funzioni che svolge contemporaneamente.
Iniziate con una: il cuore batte. Poi un altra: il respiro. Poi ancora un altra: la crescita dei capelli, poi un altra... si arriva ad innumerevoli azioni (funzioni) compiute contemporaneamente, sempre, per tutta la vita.
Se si assentasse a fantasticare su quanto sarebbe bello vincere al superenalotto, l'estremamente complessa "macchina biologica" si deteriorerebbe in brevissimo tempo.
DEVE vivere nel presente, sempre. Non gli è concesso fare altrimenti.

Il Tai Chi mi ha fatto prendere consapevolezza di questo e molto altro, senza studiare sui libri (anche se i libri mi hanno confermato molte cose, che molti altri prima di me avevano compreso), semplicemente eseguendo certi movimenti in un certo modo, tutti i giorni per molti anni.
Come è possibile una cosa simile?
E' possibile perché il movimento è una delle funzioni del corpo e tramite la pratica dell'attenzione sul movimento, progressivamente si rientra in contatto con il corpo, fino ad arrivare alla ri-unione con esso, che avviene soprattutto grazie alla fiducia ritrovata in "noi" da parte sua (poi ne parlo di più di questa cosa). Questa ri-unione fa si che noi possiamo ri-apprendere il linguaggio che usa per comunicare con noi, che per il primo "passo", per così dire, la possiamo definire con la parola "sentire", o "sensitività".
Quello che è importante comprendere, è che se noi non ascoltiamo il suo linguaggio, che non ha nulla a che fare con quello mentale, non potremo mai capire quello che ci dice, e ci dice molto, sempre e per tutta la vita.
Ci dice molte più cose di quanto si possa immaginare e, cosa fondamentale, quello che ci dice è sempre perfetto, perché è un essere puro e di conseguenza è sempre in contatto con lo Spirito.
Queste "comunicazioni" tra il corpo e noi, sono fondamentali per avere una vita sana e completa. Non sono una cosa opzionale, senza non si può vivere bene, perché riguardano sia il proprio stato sia lo stato del mondo in cui viviamo, che non riguardano solo il mondo fisico, ma anche quello mentale, energetico (Chi) e Spirituale.
Vivere ignorando quello che il corpo ci comunica è come vivere da ciechi, letteralmente.
Basti pensare che tutto quello che viene comunemente chiamato "problema emotivo", o "psicologico", se è in qualche modo "permanente" (ricorrente), "entra" nel corpo, si "deposita" in esso per così dire, alterando il suo stato normale, sano.
Questo accade in molti modi diversi e il Tai Chi, praticato nel modo giusto, rivela tali problemi e quindi permette di superarli.

Una tra te molte cose che si scoprono nel ristabilire il contatto con il corpo.
Quando ci muoviamo, normalmente crediamo che siamo "noi" a muoverci.
Ho scoperto che non è vero, è il corpo che si muove (sembra una ovvietà, non lo è). "Noi" c'entriamo pochissimo.
Il corpo è straordinariamente abile nel muoversi.
Intendo dire che se nel movimento il comando rimane nella mente, il movimento sarà per forza di cose pessimo, è come tirare il freno a mano e poi dare gas, la macchina un po' si muove, ma molto male e soprattutto in breve tempo si danneggia.
Basta iniziare a fare Tai Chi per qualche tempo e la cosa diventa evidente in modo veramente impressionante (i movimenti del Tai Chi sono creati apposta in un certo modo, anche per mettere in evidenza questi "malfunzionamenti").
Quando mi capita di insegnare ad un principiante, che non sia più giovanissimo, è quasi sempre uno shock: spesso mi trovo davanti uno che sembra spastico. Le prime volte mi sembrava una cosa assurda, anche perché molti movimenti sono veramente semplici, poi mi sono reso conto che anche io, quando ho iniziato ero spastico, me lo sono ricordato chiaramente (altro shock).
Ogni caso è diverso, ma questa esperienza accade spesso con i principianti ed è rivelatrice della reale condizione nella quale viviamo e che chiamiamo "normale". Non lo è.
I "diabolici" Maestri che hanno creato il Tai Chi l'hanno fatto di proposito in un certo modo, così che, se una persona pratica seriamente, questo modo errato di funzionare nel movimento venisse evidenziato.
Ultimamente mi è capitato di insegnare contemporaneamente ad una persona di 16 anni ed a una di 80, tutti e due senza particolari problemi fisici che potessero impedire i loro movimenti in modo significativo. Ebbene, quella di 16 imparava molto velocemente la forma (la sequenza dei movimenti dello stile che pratico), quella di 80 anni, anche dopo qualche mese di serio lavoro, continuava ad apparire "spastica".
Questo succede principalmente, perché quella di 16, sa di non sapere (di sapere poco) a causa della giovane età, invece quella di 80 "sa", e per cui la sua mente non accetta di perdere, nemmeno in piccolissima parte, il controllo sui movimenti.

Non è la mente che impara ed esegue i movimenti, è il corpo.

La mente, nella fase di apprendimento della forma, serve solo a "disegnare uno schizzo" della forma, una approssimazione a grandi linee, non potrà mai impararli, perché così come il corpo non è fatto per fare 2+2, la mente non è fatta per conoscere, comprendere ed eseguire i movimenti, il corpo si, e se la persona agisce in Armonia, il movimento è sempre perfetto.

Cercare di muoversi con la mente al comando è una cosa senza senso, semplicemente perché non è fatta per quello.
Eppure noi viviamo proprio così, tranne i momenti in cui ci assentiamo e lui è finalmente libero di muoversi almeno con un po' di Armonia (quando si dice che, una volta imparato, uno guida la macchina in modo "automatico" è uno di quei casi).
E' stato calcolato che un corpo umano, per salire UNA rampa di scale, compie la stessa quantità di calcoli che sono stati necessari ad andare sulla Luna (vabbè... la Luna... ma rende l'idea).
"Noi" (mente razionale/ego), non siamo nemmeno lontanamente capaci di guidare ed eseguire una piccolissima frazione di tale complessità, per il corpo è normale.

Ecco le apparenti straordinarie abilità dei maestri di arti marziali, non lo sono, è normale per un corpo che si muove nel modo giusto (il Tai Chi è l'origine, la base, di tutte le arti marziali orientali, più o meno).

Anche gli sportivi, che arrivano ad avere una grande abilità, hanno seri problemi.
La ragione è che hanno imparato a fare cose straordinarie ma con un metodo totalmente sbagliato: usando la forza. Applicando una severa disciplina si riescono ad ottenere altissimi risultati, ma il prezzo che va pagato per l'errore di base commesso, è quasi sempre altissimo. Sono ben pochi gli sportivi che una volta cessata l'attività agonistica vivono in salute, e più è violento il loro sport, tipo il calcio (violento per il corpo), più si degradano velocemente.

Perché il modo normale di muoversi per un corpo, non è quello di usare la forza, è quello in stato di rilassamento.

Questo contraddice quasi tutti gli insegnamenti occidentali su attività che comprendano il muoversi, anche se, grazie alla diffusione negli ultimi anni qui da noi, delle filosofie, delle medicine e delle pratiche orientali, progressivamente questa verità si sta facendo strada in molti ambiti.
Per verificare che quanto sopra è vero, basta osservare i bambini piccoli. Se toccate un braccio di un bambino piccolo, sentirete che i suoi muscoli sono rilassati. Rilassato non vuol dire "moscio", non vuol dire stare spaparanzati sul divano a giocare alla playstation o in preda all'apatia.
Infatti i bambini sono rilassati ma pieni di energia (Chi), che scorre liberamente nel loro corpo, grazie alla corretta "distribuzione dei compiti" tra le loro parti (corpo, mente e spirito) e grazie allo stato di Armonia in cui vivono. La sensazione è simile a quella di toccare un palloncino gonfio: è cedevole ma tonico.

Il modo corretto di muoversi per il corpo, è quello rilassato con l'energia che scorre liberamente.
Ogni tensione equivale ad un "buco" nel sistema energetico, che causa una grande perdita di energia. Come un buco nel palloncino.
L'uso della forza è previsto (da madre Natura, Dio o quello che vi pare), solo ed esclusivamente in caso di emergenza.

Il corpo umano è molto delicato, molto di più di quello che la comune percezione dice alla nostra coscienza e questo accade perché ci hanno imposto una immagine falsa. Questo condizionamento mentale lo si può osservare in molti miti da Ercole in poi. Oggi abbiamo i supersoldati ultramuscolosi, che però basta un sassolino nella scarpa per metterli fuori gioco.
Perché la realtà è che siamo delicatissimi.
Questo la dice lunga su quali sono le reali qualità dell'Uomo, che non hanno nulla a che fare con la forza.
La principale qualità dell'Uomo è l'abilità, non la forza.
Per allacciarsi all'argomento principale del thread, è bene ora chiedersi: perché c'è questa manipolazione della conoscenza anche a questo livello, perché l'immagine falsa che viene imposta, è quella che forza fisica è uguale a bene-salute?
Fa parte della fregatura, simile a quella che noi saremmo "animali un po' più evoluti". E' un depistaggio intenzionale, di modo che usando il corpo in modo opposto a come dovrebbe funzionare, ci allontaniamo sempre di più da uno stato sano, che necessita integrità, unione delle parti e Armonia.
Il risultato e sempre lo stesso: l'indebolimento fisico, mentale e spirituale della persona, di modo da poterla sottomettere facilmente.

E' vero che in linea di massima siamo "noi" a comandare sul corpo, è la nostra casa personale in cui viviamo, ma c'è una aspetto fondamentale in questo rapporto tra "noi" e il corpo: lui non è una macchina, come dicevo, è un Essere.
Per poter svolgere il suo compito nel modo giusto, compreso il muoversi, ha bisogno, come tutti gli esseri, di rispetto, di cura, di Amore. Lui è contentissimo di servirci, ma, come per tutti gli esseri, solo se viene trattato ne modo giusto, con Amicizia, così come è naturale che sia, così come noi siamo contenti di servire un amico nel momento del bisogno. Se però quel nostro amico ci tratta come una "cosa", la contentezza nell'aiutarlo svanisce presto.

Chiunque inizi a praticare il Tai Chi (o altre pratiche simili) nel modo giusto, si rende conto in breve tempo che l'idea e la conoscenza che ha del corpo è quasi tutta sbagliata, ma soprattutto che il suo rapporto con esso non può funzionare.
Noi viviamo la vita separati da esso, quasi come se non esistesse, a parte quando dobbiamo mangiare, andare in bagno o quando ci ammaliamo.
Questo fa si che, siccome lo abbiamo di fatto abbandonato, lui, che è li per servirci, dice: "ok capo, ognuno per la sua strada".
Lo abbiamo deciso "noi", perché siamo "noi" che comandiamo.
Non importa se tutto questo accade per influenze sociali, culturali, o per qualsiasi altra ragione, per lui esiste solo il presente e la nostra volontà.
Per lui esistono solo i fatti. E il fatto è che lo abbiamo abbandonato.
E' come un orfano che è costretto ad arrangiarsi per conto suo per tirare avanti.

Ed arrivano enormi problemi, di salute e di equilibrio fisico, mentale e spirituale.
Lui continua a fare il suo enorme lavoro, ma per conto suo, semplicemente perché non può occuparsi ANCHE di altro. Ha già innumerevoli cose che deve fare, solo per sopravvivere e non ha proprio la possibilità di stare appresso alle nostre follie.
Sta a noi ri-fare amicizia con lui, ri-imparare ad ascoltarlo, a sentirlo, amarlo e rispettarlo, se vogliamo vivere in modo sano.
E' anche molto "conveniente" per noi, ri-fare amicizia con il proprio corpo, perché è un amico totalmente fedele che non mente mai.

La nostra cultura è ignorante riguardo a chi è il corpo. Per quanto riguarda come funziona, a livello fisico, è stato studiato molto, anche se molti aspetti, "sorprendentemente", non sono per nulla chiari, come quello su come funziona il movimento e sulla sua sapienza e potenzialità su molti aspetti, e non lo sono proprio perché si studia una "cosa", che "cosa" non è.

Poi c'è l'aspetto che riguarda l'interazione tra mente e corpo, che include anche gli effetti che i pensieri e le emozioni provocano su di esso.
La medicina tradizionale cinese ha studiato in modo molto approfondito questi aspetti, a causa dei suoi fondamenti, e per fare solo un paio di esempi, l'eccesso di rabbia danneggia il fegato (anche noi abbiamo dei detti popolari in proposito), l'uso eccessivo della grinta e della volontà danneggia i reni (che sono collegati anche con gli occhi e per cui con la vista), eccetera.

Mi fermo qui per ora, nell'attesa di vedere se questo tipo di approfondimento interessa a qualcuno.
Contributi e domande sono i benvenuti.

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