Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?

Inviato da  incredulo il 12/7/2014 0:25:50
Citazione:

Daniel77 ha scritto:
da "Illusioni" di Richard Bach, 1979

"C'era una volta un villaggio di creature che vivevano nel fondo di un gran fiume di cristallo.
La corrente del fiume scorreva silenziosamente su tutte le creature, giovani e vecchie, ricche e povere, buone e malvage, in quanto la corrente seguiva il suo corso, conscia soltanto della propria essenza di cristallo.
Ogni creatura si avvinghiava strettamente, come poteva, alle radici e ai sassi del letto del fiume, poiché avvinghiarsi era il loro modo di vivere, e opporre resistenza alla corrente era ciò che ognuna di esse aveva imparato sin dalla nascita.
Ma finalmente una delle creature disse: "sono stanca di avvinghiarmi. Poiché, anche se non posso vederlo con i miei occhi, sono certa che la corrente sappia dove sta andando, lascerò la presa e consentirò che mi conduca dove vorrà. Continuando ad avvinghiarmi morirò di noia".
Le altre creature risero e dissero: "sciocca! Lasciati andare e la corrente che tu adori ti scaraventerà rotolandoti fracassata contro le rocce, e tu morirai più rapidamente che per la noia".
Quella però non dette loro ascolto e, tratto un respiro, si lasciò andare e subito venne fatta rotolare dalla corrente e frantumata contro le rocce.
Ciò nonostante, dopo qualche tempo, poiché la creatura si rifiutava di tornare ad avvinghiarsi, la corrente la sollevò dal fondo, liberandola, ed essa non fu più né contusa né indolenzita.
E le creature più a valle nel fiume, per le quali era una estranea, gridarono: "guardate, un miracolo! Una creatura come noi, eppure vola! Guardate il Messia, venuto a salvarci tutte!".
E la creatura trascinata dalla corrente disse: "io non sono un Messia più di voi. Il fiume si compiace di sollevarci e liberarci, se soltanto osiamo lasciarci andare. La nostra missione vera è questo viaggio, questa avventura".
Ma le altre gridarono più che mai "Salvatore", sempre avvinghiandosi nel frattempo alle rocce, e, quando tornarono a guardare, il Messia era scomparso, ed esse rimasero sole a intessere leggende su un Salvatore."


Grazie di avere proposto questa bellissima parabola.

Il libro "illusioni" di Richard Bach, è sempre stato uno dei miei preferiti, al punto che ne ho regalate diverse copie agli amici e questa parabola è illuminante.

La corrente del fiume è la Vita, che scorre ininterrottamente e silenziosamente.

Le creature si avvinghiano e oppongono resistenza alla sua azione, all'azione della Vita per paura e abitudine.

La creatura che si lascia andare con fiducia alla corrente, alla Vita, si libera dalla paura e dall'abitudine, rinascendo, cambiando, diventando altro.

Decide di seguire il suo Cuore, di agire cor-aggiosamente anche se patirà delle conseguenze spiacevoli.

La sua azione rivoluzionaria, la eleva sulle altre, diventa una creatura speciale.

Qualcosa di talmente speciale che viene subito vista dalle altre creature come un Messia, qualcuno venuto per mostrare la Via, la Verità.

Ma, per quanto la creatura cor-aggiosa, spieghi alle altre che basta lasciarsi andare alla Vita con fiducia, le sue parole rimangono tali.

Nessuno le ascolta.

Un problema che esiste da sempre.

Grazie.

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