Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?

Inviato da  incredulo il 29/4/2014 10:17:15
@invisibile

Citazione:
Se si indaga troppo sul buio, se ci si immerge troppo tempo, di nuovo ci si mette in condizione di disarmonia.


Assolutamente concorde

A questo proposito c'è in home un bell'articolo che lo spiega bene, anzi benissimo e ne riporto sul forum una parte, articolo postato da BaBaJaN.

Trascorsero i mesi, e quando ero convinto che tutto fosse perduto, scoprii qualcosa che apparentemente contraddiceva tutte le idee che avevo racimolato nel corso di tanti anni di informazione: non sempre la conoscenza è potere.

Iniziai ad avere tale bizzarra visione di un intero mondo in subbuglio, con grappoli di bombe che cadevano ovunque, in ogni dove gente che moriva di sete e di fame. Era la rappresentazione iconica delle nozioni che avevo appreso in quegli anni.

Nel centro di questo terribile inferno, però, come la sacca di quiete nell'occhio di un ciclone, vedevo questa famiglia che viveva normalmente, ignara di tutto. Continuavano a giocare a palla nel cortile, a coltivare pomodori, a salutare i vicini e invitarli a pranzo. Nel bel mezzo di quell'inferno la nonna cullava il nipote durante la notte, cantando nenie e lavorando a maglia. Fuori il mondo bruciava nel caos, ma nella loro casa vi era solo totale serenità.

Se qualcuno avesse domandato loro perché accidenti non notavano il casino che stava infuriando fuori dalla loro casa, in risposta gli avrebbero solo sorriso. Perché loro non sapevano chi fosse il presidente, né in che paese vivessero, né quanto tempo gli restasse da vivere.

Avevano semplicemente scelto di non concedere attenzione.

Ero incapace di sfuggire a questa immagine. Dal mio punto di vista la conoscenza era sempre equivalsa al potere, ma in quell'immagine il potere non era la conoscenza. Tutt'altro. Mi sentivo come se una sottile coltre di nubi tra questo mondo ed il cielo si fosse diradata, non tramite il mondo criptico delle scuole misteriche e delle società segrete, ma tramite una pura ignoranza intenzionale.

Quando realizzai tutto ciò, quel flusso costante di terrore, distruzione, disperazione in cui ero sprofondato nei miei anni di ricerca improvvisamente implose su se stesso, perché capii che la difesa più potente viveva dentro di me, dentro chiunque, nascosta dietro il ripudio dell'ignoranza.

Aprii il browser internet e cancellai tutti i feed rss associati all'informazione, staccai il decoder, rimossi da casa qualsiasi via d'accesso che consentisse all'informazione di invadere il mio spazio. Annullai tutti gli abbonamenti ai giornali, smisi di leggere riviste.

Iniziai a svegliarmi la mattina e non visitare siti web, anziché svegliarmi e visitare siti web. Sulle prime non fu affatto facile, come può confermare chiunque sia stato schiavo di una dipendenza. Ma dopo una settimana o giù di lì quella sensazione di privazione fu soppiantata da un senso di pace e dalla coscienza di non voler più tornare indietro, come se avessi trovato la mia risposta nel più impensabile dei luoghi.
Quella pace fu fondamentale per smettere di ubriacarmi. I miei respiri tornarono ad essere profondi come un tempo. Le onde dell'esistenza ripresero a scorrere in me, procurandomi una sensazione che non sperimentavo più dai tempi delle scuole elementari, da quando non avevo la minima idea di cosa fosse una crisi petrolifera, degli orrori della guerra, o di cosa avrei fatto il giorno seguente. Tornai in sella alla mia moto, ripresi a salutare i vicini, ridendo quando cercavano di comunicarmi notizie su incidenti aerei e attentati. Non mi importava. Non mi interessava proprio. Perché? Semplicemente perché non c'era niente che potessi fare al riguardo.

Scelsi di essere quella famiglia nell'occhio del ciclone, così ignorante da avere ancora voglia di suonare il piano, lanciare i dadi di un gioco di società, offrire la lattuga dell'orto ai vicini mentre tutto intorno il mondo sembra crollare.

Se un numero sufficiente di noi facesse la stessa cosa, in un sol colpo riusciremmo a menomare i nostri oppressori di tutte le loro forze, solo attraverso il rifiuto di prestare attenzione alle loro balle.

Se è vero che creano il problema e mediante l'informazione stimolano una reazione, così da potere fornire la loro soluzione, ebbene, se tutto ciò è vero chiunque può capire che l'unica difesa sia la nullificazione.

Il ritorno al paradiso, al punto zero.

Usa tutta la tua attenzione ma non rivolgerla dove loro cercano di indirizzarla. Perché offrire su di un piatto d'argento le tue emozioni, il tuo stato d'animo, i tuoi interessi? Taglia la connessione. Spegni tutto.

Esiste una via di fuga per te e la tua famiglia, e non hai bisogno di alcuna lezione per imboccarla. Puoi essere condotto in un luogo in cui potrai esplorare tutti i tuoi interessi senza la continua sensazione che qualcosa di orribile stia per accadere; un luogo dove è ancora possibile cullare i tuoi bambini a dormire sonni tranquilli.

Basta solo richiudere le tende. Qualcosa di molto più grande di noi detiene il controllo. Ricreiamo la nostra individuale e unica cultura in questa infinita gamma di possibilità. Tutto può tornare imprevedibile, proprio come tanti anni fa.

La morte non esiste.

Io lo so.

Cogli il senso di questa verità, e lasciati accarezzare dalla brezza mentre torni a sorridere come quando eri molto più saggio e sapevi che nulla importava più di tanto.

Perché nulla importa più di tanto, quando finalmente ti lasci andare.


Citazione:
Inoltre credo che finché una persona non sia "forte" in Spirito, è sconsigliabile indagare più di tanto "il lato oscuro", se non per capire a grandi linee chi ti è amico e chi no


Per questo è necessario affidarsi a qualcuno sicuro.

Il primo in assoluto a cui affidarsi è il nostro IO Superiore, il nostro sentire interno.

Ma per addentrarsi su questi piani dello Spirito senza soccombere o impazzire è necessario avere degli alleati di Luce, Esseri di Luce che ti aiutino e ti sostengano nell'accidentato cammino verso la consapevolezza.

Perchè in quella dimensione ci si trova in territori sconosciuti, vicino alla Morte, al buio più assoluto e senza una Luce sufficiente il rischio di perdersi è molto alto.

Gesù il Cristo lo è, anzi la sua figura incarna questo archetipo in senso assoluto, anche se l'associazione automatica che lega il suo nome al Vaticano-Babilonia diventa una resistenza insormontabile per molti.

Grazie per la bevuta...

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