Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?

Inviato da  invisibile il 27/4/2014 22:28:14
Citazione:

Ritroviamo la Pace.

Ritroviamo l'armonia e l'equilibrio fra le componenti.

Infatti la questione è proprio quella: la disarmonia crea conflitto e nel conflitto la "visione" è confusa.
Nella confusione non ci può essere Pace.

Tutto deriva dal depistaggio del giudizio: la notte, lo Yin, non è il male.
Il male è creato dall'uomo.

Lucifero è creato dall'uomo, non esiste in natura, nella creazione, non è lo Yin.

La rappresentazione del Tao viene chiamata anche "la via".
Perché composta da due opposti di valore identico, e tramite il non giudizio e l'accettazione dei due opposti, esistenti in sé ma facenti parte di un tutto, si ritrova l'armonia e la pace.

Il giorno esiste per "fare".
La notte esiste per recuperare.
Perfetto nel divenire.

L'altro depistaggio (confusione), riguarda i desideri e i bisogni.
Lo dico perché TAD ne ha parlato in modo tale che mi sembra confuso a riguardo.

A causa della disarmonia, e per cui della confusione, li confondiamo molto spesso.
Se onestamente si esaminano i propri desideri, in breve tempo si scopre che la maggior parte di essi sono solo capricci del bambino che tutti abbiamo in noi.
Poi sta ad ognuno scegliere se farsi comandare da un bambino capriccioso o meno, anche in età adulta.

Ci sono persone che si sono convinte di avere bisogno di più di qualcun'altro per poter essere felici.

I desideri non sono "il male". Soddisfare qualche desiderio non ti fa andare all'inferno. E' umano.
Ma è sempre una questione di equilibrio.
Se vivi per soddisfare i tuoi desideri, in breve tempo ti ritroverai in forte disequilibrio, fisico, mentale e spirituale.
In confusione e per cui, oltre a danneggiarti, non puoi più vedere la realtà.
Non si tratta di giudizio. E' così.
E' così perché il mondo, e di conseguenza noi, ha delle leggi universali.
Il piacere è espansivo e consuma.
Il non-piacere contrae e alimenta.
Il piacere ti manda giù (in tutti i sensi).
Il non piacere ti manda sù.
Se una persona abusa del piacere andrà giù, è inevitabile. Se prolunga nel tempo quella direzione alla fine si ammala e muore.
E' una legge universale ed in questo non c'è alcun giudizio.

Chiaramente funziona anche nel verso opposto.
Se una persona abusa del non-piacere finisce triste, sola ed arrabbiata.
Si è caricata a tal punto da non vedere altro che sé (ricorda qualcuno?).

Noi abbiamo creato una intera civiltà su di un estremo disequilibrio.
Basti pensare che c'è una idea fondante che tutti, consciamente o meno approvano: "più è meglio".
E' un errore dovuto all'ignoranza e alla presunzione di sapere perché non è possibile che "più è meglio".
Ovviamente, dipende.
Per esempio, le persone molto ricche sono sempre molto infelici proprio perché hanno troppo. Per loro meno è meglio.

Se poi qualcuno vuole intraprendere la Via del Santo è un altro discorso.
Li si arriva a non desiderare più niente, perché si comprende che è tutta una illusione.
A quel punto si curano solo i bisogni, i propri e quelli degli altri.
I desideri propri scompaiono e quelli degli altri appaiono per quello che sono veramente: dei capricci.

Bellissima la storia del capo indiano.
Vedo che anche loro erano taoisti

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