Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?

Inviato da  Calvero il 22/9/2013 17:30:20
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Sono tra i pochi che si fa il culo a spostare gli OT nel posto giusto, MORTACCI VOSTRA.

Dall'Homepage, GIANO:

Citazione:
@Calvero e Invisibile
Mi intrometto per girarvi una domanda che mi son posto leggendo i discorsi di questi giorni sull' argomento.

Il neanderthal cosa pensava di se stesso? Animale o essere speciale?
Rispetto agli altri animali (ho già sentenziato! ) era sicuramente speciale.
E quando ha incontrato il più moderno sapiens ha cambiato idea sulla propria essenza?
Allo stesso modo, quando tra gli uomini ci sarà un'altra evoluzione, che so, la telepatia, cosa penseranno di noialtri costretti a parlare? Che eravamo animali?

Non è che per caso siamo tutti animali speciali?


Se te guardi il primo film della Saga de "Il Pianeta delle scimmie" e se lasci aperte le percezioni a queste frequenze, potresti giungere ad una risposta della tua domanda (ovviamente al di là di una critica al Film).

Il punto è che dal momento che si ambisce sia per fede e, chissà, magari, con cognizione di causa, ad una appartenenza divina, ecco che automaticamente si dovrebbe comprendere che tutto il resto non ha valore. In questo senso un'animale DEVE avere la stessa importanza di un uomo. Ancora di più, anzi assolutamente, quando senziente. Quindi l'esempio con la MELA di Invisibile è veramente 'na struuunzata, un'analogia fuori misura ...

.. anche perché nell'ipotesi fosse reale la re-incarnazione non ho capito perché un cazzo di ornitorinco non stia facendo il suo benedetto percorso: lui da animale ornitorinco, noi da animale uomo.

Il resto, al di là del significato eternamente ambiguo delle parole (come mi rispondeva Invidibile in Homepage), è comunque semplicemente LOGICO; e l'approssimazione col significato dei termini e il potere delle parole non riguarda questo dilemma esistenziale, è un alibi, signori miei. Noi siamo Animali, questo è quanto. Nella foto postata sempre da Invisibile in Homepage (quella della Tigre col Monaco), non c'è un uomo che si avvicina ad un animale, né un animale che si avvicina a un uomo: c'è un dialogo che è ritornato al suo potenziale splendore. Nessuna gerarchia.

Se Dio esistesse, come ripeto spesso, DUE sono le cose:

- meriterebbe il nostro rispetto se esso è fenomeno anche lui della Natura e non include gerarchie, di alcuna accezione;

- se invece vuole dare pesi e misure al creato, allora è un fascista e per me va a fare in culo.

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