Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?

Inviato da  Al2012 il 21/9/2013 22:57:01
L’evoluzione della cultura umana ha invalidato la centralità della Terra nell’universo, ha compreso che la Terra ruota intorno a Sole, ha anche compreso che il Sole non è il centro dell’Universo, ma che ruota attorno al centro di una Galassia, ed abbiamo anche compreso che esisto innumerevoli Galassie.

Nonostante questo l’Uomo (la specie umana) continua a percepirsi come se fosse il centro del Creato.

Citazione:
Non ABBIAMO un corpo, noi SIAMO il corpo e siamo l'anima e lo spirito, che sono una cosa sola. Queste divisioni, come se fossimo un'anima in un sacco di pelle, sono raccapriccianti come sono effettivamente raccapriccianti le loro conseguenze sulla nostra esistenza sociale.


Condivido pienamente.
E’ il nostro “livello” di consapevolezza che crea questa separazione, le conseguenze sulla nostra esistenza sociale è ciò che noi stiamo “sperimentando”, anche la nostra falsa idea di essere il centro del Creato fa parte di questa “sperimentazione” …. Stiamo “assaggiando la dualità” .

Citazione:
"In verità, in verità vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono".


Provo ad analizzare questa frase:
Per prima cosa devo comprende il significato, o per meglio dire dare una mia interpretazione, al termine “Abramo” .
Abramo non rappresenta “l’uomo”, ma ciò che l’uomo è.
Ovvero una coscienza che è cosciente di essere cosciente, e per questo sta sperimentando una illusoria realtà di separazione.
Questo è possibile solo attraverso una “individualizzazione” che rende reale l’illusione della dualità.

Io Sono è, seguendo il mio modo di ragionare, è quello che io definisco “Creatore-Creato” (senza una distinzione tra i due termini), forse potrebbe rendere meglio l’idea il termine “Uno” perché rappresenta la non dualità.

"Io sono la luce che è su tutte le cose. Io sono tutto: da me tutto proviene, e in me tutto si compie. Tagliate un ciocco di legno; io sono lì. Sollevate la pietra, e mi troverete."

(..). Io sono tutto: da me tutto proviene, e in me tutto si compie.(…)

Se si accettano queste parole come espressione di un concetto profondo come UNO, si dovrebbe comprendere anche l’illusoria evoluzione biologica e la sua specificazione, intendo suddivisione in specie.

Tutte le volte che l’uomo, la specie umana, si pone al centro della Creazione (leggi Creato-Creazione), si sente superiore, si sente immagine e somiglianza di qualcosa di indefinibile, sbaglia.

Per me definire l’uomo uno scimmione, o qualcosa di superiore non ha senso, nel primo caso perché è conseguenza della illusoria dualità, nel secondo caso è, anche, una visione “umano-centrica”

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