Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?

Inviato da  alroc il 3/9/2013 17:23:39
@invisibile,
nonostante le tue approfondite risposte, la pagina non cambia

in ogni caso vorrei mettere in evidenza quello che hai scritto qui:



Citazione:
La divisione originaria non è che si ferma li. Così come la divisione aumenta mano a mano che si procede nella frattalità, nei rami di un albero fino alle foglie, fiori, frutti, semi, così i bisogni si manifestano in ogni parte, ad ogni livello del frattale. Anche nella crescita i bisogni cambiano nel tempo, anche se certi rimangono, l'alimentazione, la respirazione, il riposo. Ma anche questi cambiano, si ha bisogno di dormire di meno (dipende), di mangiare altre cose... etc. così come il fiore ha bisogni diversi del ramo, e del frutto, e del seme... Con la crescita nasce il bisogno di approfondire degli aspetti, degli interessi, ne nascono di nuovi, e se sono sinceri, se vengono dal Cuore, sono bisogni. Abbiamo assistito alla nascita di uno di questi proprio qui, in te (è un esempio, secondo me questo thread ha provocato molto di più e in più persone): forse non è un caso che stiamo parlando di questo e che tu hai voluto parteciparvi, forse è nato (o si è manifestato) in te il bisogno di chiarire certe cose e hai intravisto altre visioni che ti hanno "risuonato" come possibili, come un possibile arricchimento e crescita, come una possibile chiarificazione di certi aspetti, e da come hai affrontato la discussione posso essere ragionevolmente sicuro che veniva dal tuo Cuore, il bisogno intendo. Più si va in profondità e in avanti nel tempo più sorgono naturalmente nuovi aspetti, nuovi bisogni (più che nuovi direi che certi cambiano parzialmente). Questo anche per dire che la Vita è si semplice, ma per niente noiosa


Concordo sul fatto che la mia partecipazione a questo thread sia scaturita da un bisogno sincero. Forse sono sembrata troppo "mentale" e poco spirituale, ma non è così, in effetti agisco di cuore in ogni aspetto della mia vita. Diciamo che mi contengo con un pizzico di razionalità per pudore

Il mio yin è minato da una società yang che mi impone un certo tipo di atteggiamento, ma per quanti sforzi faccia non riesco ad essere totalmente yang e neanche voglio esserlo sinceramente. La femminilità/yin permette di comunicare empaticamente con l'interlocutore senza scontri.
L'aggressività verbale è un forte distrattore nella comunicazione e andrebbe utilizzata solo in casi estremi. Ma anche in quel caso, pur utilizzandola a fin di bene, avrebbe comunque effetti distruttivi sullo scambio di informazioni. Quindi, a mio avviso un po' di comunicazione yin ottiene risultati più vantaggiosi.

Riguardo i bisogni che cambiano in base al percorso, in effetti sono partita dieci anni fa con il "libro" (il virgolettato è d'obbligo) "La profezia di Celestino". Se mi guardo indietro, in effetti i cambiamenti sono stati innumerevoli ed ogni passo mi ha permesso di giungere in campi del sapere per me impensabili.

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