Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?

Inviato da  Al2012 il 18/8/2013 18:05:47
@ Incredulo

Citazione:
Più che quotare al 100% non posso fare Al2012.


Grazie.

Citazione:
L'Ego nasce proprio dalla separazione tra Creatore e Creato, sviluppa il bisogno di un Dio unico fatto ad immagine e somiglianza, mettendosi al centro del mondo, per arrivare alla conclusione che l'uomo è Dio e che tutto nasce da lui, ovvero dall'uomo.


Per me l’ego è, in un certo senso, l’evoluzione dell’istinto di sopravvivenza che si può riscontrare in tutte le forme animate che non sono coscienti della propria coscienza.
L’Ego diventa predominante non per meriti propri, ma è la coscienza dell’essere animato autocosciente che, spostando l’attenzione su di esso, gli da questa valenza.
L’Ego non è un’entità estranea.

Anch’io spesso do una valenza negativa alla separazione, ma sbaglio, perché la positività o la negatività sono valori che solo un atto senziente può far esistere.
Per esempio la separazione ha valenza negativa se è senzientemente percepita come Verità.
Ha valenza positiva se è senzientemente percepita come illusoria, come un espediente necessario per poter esprime un’individualità che come tale può esistere solo in una dimensione duale.
Noi siamo autocoscienti in una dimensione duale non perché dobbiamo mondare chissà quale peccato, lo siamo perché stiamo facendo un viaggio di ritorno che ci riporta verso l’Uno.(questo concetto meriterebbe un approfondimento maggiore).

Citazione:
Il Creatore è inconoscibile per l'Ego perchè l'Ego ritenendosi separato dalla creazione non riesce a cogliere che anche lui vi è dentro, rimanendo ancorato alla separazione iniziale, privilegiando il particolare e perdendo di vista l'intero che comprende pure lui.


Detta così l’ego appare come un’entità senziente, cosa che per me non è.
E’ la coscienza individualizzata che cade nel tranello dell’individualismo che è la deformazione egoica della individualità.
L’individualità è indispensabile per poter essere consapevoli dell’Unicità da cui ha origine, consapevolezza che può essere raggiunta solo collettivamente. Fatte salve alcune eccezioni.
Provo a spiegare meglio:
Il creatore è inconoscibile per la singola individualità, specialmente se è individualista (individualità egoica), diventa un po’ “meno inconoscibile” per quelle individualità che collettivamente sincrone e consapevoli di questo, riescono a creare un campo di coerenza che va nella “direzione giusta”.

Citazione:
Torno quindi a Yahushua e alla sua manifestazione nello spazio-tempo, in mezzo agli uomini incatenati nello spazio-tempo, per rimarcarne l'importanza per l'ESSERE Spirituale che siamo, quell'ESSERE libero che si trova incatenato nel divenire del tempo, illuso dal velo di Maya che lo confonde.

Per questo Yahushua ci libera dalle catene dello spazio-tempo e dal dolore che questo comporta.


Il mio concetto di Yahushua (o Gesù) è un po’ “ballerino” o confuso se preferisci, può essere la discesa di qualcosa d’inconoscibile nella dimensione duale, o viceversa l’ascesa di una coscienza individualizzata, inserita in un campo collettivo con una determinata coerenza, che a fatto il suo percorso iniziatico verso una maggiore consapevolezza, che gli ha permesso un cambio di vibrazione sincrona entrando quindi in un altro campo di coerenza in cui la consapevolezza dell’Unità e più evoluta.
Accettando l’ipotesi della reincarnazione il percorso iniziatico può avvenire in più vite biologiche.

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@ Ohmygod

Stai foraggiando il mio individualismo…..

Tieni presente che sono la personificazione della contraddizione, il mio agire, specialmente in questi giorni è prede della mia impulsività e rabbia
Non è un bel momento …. Sono vittima delle me stesso e del mio orgoglio …
Dovrei fare qualcosa di più, qualcosa che non so se riuscirò a fare ….

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@ Invisibile

Scusa ti rispondo dopo ora deve staccarmi da questo monitor…

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