Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?

Inviato da  incredulo il 18/8/2013 6:53:59
Citazione:

Al2012 ha scritto:
77. Gesù disse, "Io sono la luce che è su tutte le cose. Io sono tutto: da me tutto proviene, e in me tutto si compie. Tagliate un ciocco di legno; io sono lì. Sollevate la pietra, e mi troverete."

Ho trascritto questo passo tratto dal vangelo di Tommaso perché vorrei riproporre all’attenzione l’ipotesi (espressa nel mio precedente intervento) di coincidenza tra Creatore e Creato, in altre parole il Creatore è il creato stesso.
Concetto, che a par mio, si può intendere nelle parole dette da Gesù nel testo che ho trascritto.

Come ho già detto, la separazione tra Creatore e Creato è inconciliabile con l’immagine di Dio Tutto, Dio Uno.
Questa separazione è ammissibile solo da chi, parte (individualizzazione) del “Creatore-Creato” ; inizia ad osservare la creazione con un certo grado di consapevolezza.
E’ quest’osservazione parziale che fa nascere l’idea, o bisogno, che ciò che osserviamo sia frutto di un atto creativo separato dall’entità creatrice.
E’ il “bisogno” di trovare una “risposta” che da “forma” ad un creatore.
In pratica è l’uomo che crea un dio a sua immagine e somiglianza, non a caso l’uomo si pone al centro della creazione.

(..). Io sono tutto: da me tutto proviene, e in me tutto si compie.(…) mi porta a pensare quanto ho detto prima:
Citazione:
-Tutto quello che è esistito o poteva esistere - Tutto quello che è o potrebbe essere - Tutto quello che sarà o potrà essere, tutto questo potenzialmente già esiste, ma in modo a-spaziale e a-temporale, ovvero senza forma.




Non vorrei piagnucolare, ma mi farebbe piacere leggere qualche commento in merito.


Più che quotare al 100% non posso fare Al2012.

L'Ego nasce proprio dalla separazione tra Creatore e Creato, sviluppa il bisogno di un Dio unico fatto ad immagine e somiglianza, mettendosi al centro del mondo, per arrivare alla conclusione che l'uomo è Dio e che tutto nasce da lui, ovvero dall'uomo.

Il Creatore è inconoscibile per l'Ego perchè l'Ego ritenendosi separato dalla creazione non riesce a cogliere che anche lui vi è dentro, rimanendo ancorato alla separazione iniziale, privilegiando il particolare e perdendo di vista l'intero che comprende pure lui.

Tutto quello che si può immaginare esiste in potenza, ma in modo a-spaziale e a-temporale, ovvero senza forma.

Il mondo delle idee di Platone, un mondo divino senza tempo e spazio in cui tutto è possibile.

Tutto rimane in potenza finchè non si manifesta nello spazio tempo diventando visibile.

Torno quindi a Yahushua e alla sua manifestazione nello spazio-tempo, in mezzo agli uomini incatenati nello spazio-tempo, per rimarcarne l'importanza per l'ESSERE Spirituale che siamo, quell'ESSERE libero che si trova incatenato nel divenire del tempo, illuso dal velo di Maya che lo confonde.

Per questo Yahushua ci libera dalle catene dello spazio-tempo e dal dolore che questo comporta.

Ciao

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