Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?

Inviato da  invisibile il 15/8/2013 10:24:59
Citazione:

incredulo ha scritto:

Questa operazione non possiamo farla da soli, abbiamo bisogno di altro da sè per dissolvere il sè.

Nel momento che si fa questo, nel momento che si chiede aiuto a altro da sè si fa un atto di umiltà, si rinuncia all'Ego e al suo credersi onnipotente, si rinuncia all'orgoglio che lo caratterizza affidandosi a quel altro da sè a cui si è chiesto aiuto, in quel momento si sta sacrificando sè stesso come ha fatto Gesù il Cristo.

Prendo spunto da questo per evidenziare un aspetto dell'ego che passa sempre inosservato ma che é illuminante, o almeno per me lo é.

Altro da sé.

L'orgoglio dell'ego, il suo credersi onnipotente, il suo credere di essere separato dal mondo va aldilà di quello che normalmente crediamo, molto aldilà.

Tutto quello di cui abbiamo bisogno viene dall'esterno, da fuori di noi, tutto.
All'inizio siamo un seme, un minuscolo seme che cresce grazie a quello che esiste al di fuori.
L'aria che respiriamo, il cibo che mangiamo, la luce e il buio, l'alimento e gli stimoli per la mente (come questa discussione per esempio o un libro, un film), quello che sentiamo, che é l'alimento del Cuore e dello Spirito, sta fuori di noi (quello che sentiamo dentro non é solo alimento per lo Spirito, serve a mantenere l'equilibrio interiore), l'amicizia oltre all'amicizia per se stessi, l'Amore.
Senza il "fuori" non potremmo esistere, senza ciò che é "altro da sé" non avremo di cui alimentarci, in tutti i sensi.
Tutti gli esseri, per vivere, mutare e crescere, hanno bisogno di essere sé (divisi dal tutto) e parte del tutto allo stesso tempo.
La follia dell'ego é quella di pretendere di poter fare a meno del "fuori" o metterlo in un ottica secondaria, come se fosse scontato o quasi irrilevante.
Invece é importante comprendere che lì c'è una chiave per capire la sua follia perché senza il "fuori" nemmeno l'ego esisterebbe.

Nel mondo spirituale é uguale. Per poter crescere spiritualmente abbiamo bisogno di altro da sé, di una guida, di un Maestro. Abbiamo bisogno di qualcuno/qualcosa che ci indichi la direzione quando siamo persi, confusi.
Qui c'è un grande malinteso di cui molti se ne approfittano.
Un Maestro, una guida é tale solo perché é già andato da Roma a Lisbona, tu no. Punto.
Conosce la strada e può vedere dove hai sbagliato a svoltare. Sa che sono necessari tot litri di acqua per percorrerla, eccetera.
L'umiltà sta nel riconoscere che quel qualcuno/qualcosa é stato a Lisbona e chiedere indicazioni. Ri-punto.
In genere chi é stato a Lisbona é diventato compassionevole e consapevole che da solo, a Lisbona, si rompe un po' le palle. Vuole altri amici, a Lisbona ma anche se arrivi quando non c'è più é contento lo stesso, per te e perché probabilmente farai lo stesso, per gli altri, perché anche tu sarai diventato compassionevole. Per cui spesso é disponibile a mandarti una cartolina, da Lisbona, per convincerti che c'è stato veramente.
Quando leggiamo un libro di un Maestro o ci arrivano le sue parole, c'è qualcosa che tocca il Cuore. E' la cartolina da Lisbona.

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