Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?

Inviato da  alroc il 11/8/2013 19:01:27
Qui non ho capito. Prima dici che:

"Il Cuore sente, la mente elabora, il corpo agisce."

E subito dopo dici che:

"Non abbiamo bisogno di mente, abbiamo bisogno di Cuore, cor-aggio, con-cor-dia, che derivano da cor-cordis il latino di cuore. Abbiamo bisogno di Spirito non di mente e lo Spirito si rivela quando si apre il Cuore a Lui, quando siamo pronti a riceverlo. L'occhio coperto è un invito ad usare solo una parte di noi, quella che nega l'altra."

Se affermi che l'occhio unico è male allora anche l'affermazione: "non abbiamo bisogno di mente" è una visione parziale della consapevolezza.

A mio parere TUTTO deve essere usato per giungere alla comprensione delle cose. Se elimini la MENTE CHE ELABORA (la mente superiore) sei con un occhio solo, sei solo spirito e cuore senza ragionevolezza.

Quando dico che il divino è solo una manifestazione che ancora non possiamo spiegare, sto affermando che il nostro grado di intelligenza/intuito non ha conseguito dei passaggi formativi per ACCEDERE a quel tipo di comprensione.

Se non comprendiamo un fenomeno, rischiamo di definirlo divino.

Un po' come i popoli primitivi che non comprendevano certi fenomeni e li definivano divini o voluti da divinità, ma quello era un modo per spiegare qualcosa che esulava ancora dalla conoscenza del tempo.

Oggi noi stiamo rischiando di orientarci verso un credo fondato solo sul sentire, ma con tutta onestà, pur sentendo il divino, mantengo un certo riserbo e non mi butto a capofitto solo nel sentire.

Lasciarsi correre solo verso il cuore è uno sbilanciamento, è come usare un occhio solo. Invece, essere amore e ragione in equilibrio tra loro è un passo completo, in quel caso i "due occhi" osservano insieme, si scambiano informazioni, si confrontano le differenti esperienze e ricavano un contenuto completo di ciò che "vedono".
A mio avviso, è giusto ponderare ciò che si prova, è necessario elaborare quello che si è vissuto, è utile maturare una riflessione su cosa sia il divino che proviamo noi tutti.

@Incredulo,
quandosi parla del tuo gesù, diventi irrazionale. Ho sbirciato nella discussione di Alimento e francamente il tono della discussione mi lascia perplessa. Il credo che proponi tu può essere capito solo da chi lo vive, quindi è inutile arrabbiarsi se gli utenti rispondono in modo poco convenzionale.
La mia opinione sul tuo credo è che sia un po' troppo sbilanciato, troppo spirito e fuoco e poco equilibrio dato dalla ragione.
Nel mio modo di intendere il divino cerco di non prendere sul serio quello che affermo, sono ironica, autoironica, non mi attacco alle parole nè cerco di convincere.
Non ho vincoli, sono libera di fare perché non c'è l'impellenza di rendere a tutti i costi il mio pensiero come unico possibile. Nel tuo caso invece sembrerebbe che ciò che tu provi sia l'unica via...magari è davvero l'unica via, ma la divulghi con un integralismo così ferreo da lasciare l'interlocutore un po' deluso.

La mia delusione per esempio è il tuo tirare in ballo sempre dei passi della bibbia. La bibbia, il vangelo sono testi scritti da uomini per uomini che hanno bisogno di farsi dire come stanno le cose.

Le verità bisogna cercarle, non leggerle...

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=42&topic_id=7424&post_id=240273