Niente affatto il suo esordio iniziale faceva parte della strategia, fin dai tempi di "Ve la do io l'America. Le mosse successive sono nient'altro che un accumulo di crediti cavalcando le varie ondate di sdegno fino alla dichiarazione finale politica. Il parallelo con Berlusconi è perfettamente calzante perché hanno operato specularmente con leve diverse sulle opposte tendenze del elettorato, mentre l'orchestrazione generale dell'operazione (opera dei vari governi,televisioni,rete) portava in vista del cambio di testimone a ridurre se non a cancellare le differenze sostanziali nei criteri di scelta dei potenziali elettori accomunandoli nella frustrazione anche se causata da situazioni opposte.
La patetica ridiscesa in campo di Berlusconi, certi fatti l'hanno costretto, accelerando questo processo è a tutto vantaggio del M5S.
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