Re: ROTHSCHILD - I VERI PADRONI DEL MONDO

Inviato da  Nyko il 25/4/2011 11:53:16

Hitler non ebbe alcun "potere divino". Albert Speer, ministro hitleriano degli armamenti, ha affermato che: "La dittatura di Hitler differiva per un aspetto sotanziale da ogni altra dittatura. Fu la prima nel nostro periodo di moderna evoluzione tecnica, e quindi si servì di tutti i mezzi tecnici disponibili, per la dominazione del Paese. Strumenti tecnici quali la radio e l’altoparlante, servirono a togliere il pensiero indipendente a ottanta milioni di individui. Fu così possibile assoggettarli alla volontà di un solo uomo […]. Grazie ai metodi di comunicazione moderni, è possibile meccanizzare la direzione a basso livello. In questo modo si è potuto formare un dirigente di tipo nuovo; quello che riceve acriticamente gli ordini." [1].

Riuscì a muovere le masse, dopo aver tolto loro ogni legame con l’etica tradizionale, imponendo su di esse un "Nuovo Ordine" autoritario, tramite il consenso ipnotizzato della maggioranza raggiunto grazie a tecnologie avanzate, discorsi (sempre notturni perché "di giorno la volontà dell’uomo si ribella con somma energia contro ogni tentativo di costrizione alla volontà o all’opinione altrui.") rivolti alle masse di piccolo-borghesi (rese vulnerabili dagli eventi economici catostrofici susseguitesi al 1923 ed al 1929), trasformazione dell’individuo da solitario a "massa" (affinchè perdesse l’identità personale, l’umanità più elementare, fino a diventare membro di una folla, caotica, capace di tutto tranne che di azione intelligente e di pensiero realistico) ed altri espedienti[2].

Tramite questa trasformazione del "singolo" in "massa", Hitler (al pari di altri dittatori) non ha fatto altro che applicare ciò che Gustav Le Bon aveva teorizzato e scritto anni prima, ovvero che "Le civiltà sono state create e guidate da una piccola aristocrazia intellettuale, mai dalle folle. Queste non hanno che la forza di distruggere. La loro dominazione rappresenta sempre una fase di disordine. Una civiltà implica regole fisse, disciplina, passaggio dall'istintivo al razionale, previdenza dell'avvenire, un grado elevato di cultura, condizioni totalmente inaccessibili alle folle abbandonate a se stesse. I padroni del mondo, i fondatori di religioni o di imperi, gli apostoli di tutte le credenze, i più grandi uomini di Stato, e, in una sfera più modesta, i semplici capi di piccole collettività umane, sono stati sempre psicologi incoscienti, che avevano dell'anima delle folle una conoscenza istintiva, spesso sicurissima. Conoscendola bene, ne sono facilmente diventati i padroni." [3].

Note e fonti:
[1] cit. "Il Mondo Nuovo – Ritorno al Mondo Nuovo", di Aldous Huxley, 265
[2] "Il Mondo Nuovo – Ritorno al Mondo Nuovo", di Aldous Huxley, 266
[3] "Psicologia delle masse", di Gustav Le Bon, introduzione

Niente magia, solo psicologia ed empirismo


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