Re: Aborto...ma dov'è la ragione?

Inviato da  florizel il 29/11/2010 22:57:50
Butto lì qualche considerazione veloce. Perché ci sarebbe da scrivere fiumi di post.

Makk

Citazione:
Essere di sinistra dovrebbe significare essere per la vita senza esitazioni: suoi obbiettivi tradizionali sono sottrarre carne da cannone alle guerre dei padroni…

… Il mercato degli schiavi, la religione, il maschio patriarcale


Citazione:
Sappiamo che per questi tre nemici della donna il tavolaccio della mammana o il cucchiaio d'oro sono "prezzi da pagare" accettabili.


Fin qui posso dirmi d’accordo con le riflessioni che fai. Almeno per quanto riguarda la percezione che si ha della “sinistra” nelle sue linee base, al di là della mistificazione che è stata fatta del termine da parte del potere, dell’istituzionalismo e della politica.

Il tuo discorso, quindi, filerebbe del tutto liscio SE non sapessimo quanto funzionale è stata la sinistra (almeno quella istituzionale, ma anche alcune frange estremiste hanno contribuito a rafforzare l’offensiva politica) a stabilire un gioco delle parti che in sostanza è risultato lesivo per qualunque battaglia intrapresa dal basso. Quelle femminili non fanno eccezione, ed il risultato lo si è visto anche in termini di “emancipazione”: tutto è servito unicamente ad adeguare la donna al modello patriarcale, ricacciare indietro le novità che le rivendicazioni femminili proponevano in termini di “umanizzazione” della qualità della vita.

Citazione:
La sinistra si è fatta incastrare in un orrendo dilemma: stare dalla parte della donna o da quella del feto?


Questo è stato un cavallo di battaglia della “sinistra”, far si che si percepisse una esasperata divisione “giuridica” tra persona e feto. E’ solo tramite questa impostazione che si è potuti approdare al “dilemma” di cui parli: sostituire un problema (come NON restare incinte) con l’introduzione di un quello che è stato spacciato come IL problema, cioè la “consistenza” giuridica di una PERSONA contro quella del feto.

Citazione:
Il punto è che i primi due nemici della donna dell'altro post (il capitale e la religione) sono nemici tradizionali anche della sinistra, ma il terzo (la cultura patriarcale) non lo è, se non nelle dichiarazioni di principio.


Beh, il termine “proletariato” viene da “prole”. La prole era quella che garantiva braccia future da utilizzare per il sostentamento, ma garantiva anche che il capitale prosperasse, col ricatto della necessità del salario...
Con tutto ciò che lega la prole al patriarcato.

E sappiamo quanto è stato, tale termine, "proletariato", cavalcato ed addirittura difeso dai grandi partiti comunisti di ogni epoca e di ogni paese… Uno status da difendere, e non da superare.
Tale attitudine è insita nelle cosiddette lotte “operistiche”, che servono unicamente a far si che ci si rassegni a questo sistema come unico possibile…
Anche impregnare il percorso che ha portato alla 194 di connotazioni "antiicapitaliste" è diventato un funzionale ricatto ideologico utile a dividere l'opinione pubblica e non ad affrontare il problema, perchè è indiscutibile che detto percorso abbia messo le basi per sofferenze diverse, non per evitarne.

In ogni caso, mi sembra che emerga, lampante, una profonda verità: il genere femminile ne esce quasi sempre sacrificato, o mutilato nella sua integrità.

Quando affermo che il modo in cui, tra tutte le lotte dal basso, le rivendicazioni femminili sono state deviate (seconda ma non per importanza le Rivoluzioni anarchiche) sono una cartina al tornasole per capire come agisce il sistema di potere, non credo di dire un’enormità…

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