Redna ha scritto:
Quello che (vedo in molti qui...ma non tutti) non siete ancora arrivati a capire è che il tenersi un figlio è direttamente proporzionale (per una donna) a tenersi un uomo.
L'affetto (non esiste nessuna legge per questo) è l'unico collante che dovrebbe esistere fra un uomo e una donna e conseguentemente per un figlio (e non importa se è desiderato o meno).
Quello che di cui discutete si basa se fare coercizioni su di una donna perchè si tenga un figlio e basta.
Pertanto continuando a ragionare in questa maniera si comprende che la fecondazione assistita la ritenete giusta. Basta far figli, non importa in che modo.
E' ovvio che qualcuno che è cattolico la pensi così altrimenti non si battezzerebbero più bambini considerato che gli stranieri di altre fedi sono sempre più in italia.
La società che ha fatto leggi in tal proposito non ha tenuto conto di nulla ma solo dell'evidenza del fatto che una donna è un tutt'uno col figlio e quindi la decisione di abortire è ovvio che spetta a lei.
La legge e gli uomini non vedono che l'inizio della vita deriva da un uomo e che quindi spetterebbe a lui decidere. Che gli uomini non vedano questo è del tutto impossibile e quindi è chiaro che, con la solita svolazzata di irresponsabiltà, la legge getta sulle spalle della donna la vita del nascituro ed è chiaro che lo fa per tener fuori dalle sue risponsabilità, qualsiasi maschio.
Ora che qualcuno sia qui a parlare del povero feto che viene abortito è ridicolo quando non chiedono (i maschi) le loro responsabilità su questo per legge.
Vorrei vedere una bella legge in cui dice che un uomo si prende QUALSIASI responsabilità di quello che ne deriva OGNI volta che copula e allora si che comincerebbe la parità.
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