Re: Aborto...ma dov'è la ragione?

Inviato da  Calvero il 3/11/2010 16:43:33
Citazione:


Nel post 280 hai solo riaffermato una visione ottocentesca (come dice Red). Che a me non dispiace, sono abbastanza ottocentesco anch'io. Ma 'sti cazzi.



edit

..a riprova della mia buona fede, già ti scrissi che il tuo primo intervento fu per me illuminante, ma forse non avevi compreso e/o non fui capace di farmi comprendere.

A questo punto, poiché sinceramente non so cosa possa significare maschilismo (se non nella sua accezione negativa, lì ci vuole poco)... ... dimmi tu se da quel che asserisco, sono maschilista (non è neanche lontanamente una provocazione):

... di quella visione denominata - ottocentesca - discende in conseguenza quello che una compagna gradirebbe di detto "comportamento" ( ma io non me lo impongo, a me vien naturale). Ma attenzione, io ho parlato di compagna; di moglie; di una tua metà insomma ... per me non deve essere un comportamento a prescindere. Così come per un mio Amico farei molto, e per Mangog non lo farei. Ciò non toglie che esista - un chiamiamolo "galateo" col prossimo e a prescindere; e anche questo dovrebbe venire naturale ai maschietti: come dovrebbe venire naturale alzarsi per lasciare il posto ad una persona anziana sull'autobus. Credo che nei cosiddetti "tempi andati", oltre ad una "spocchiosa forma di ossequi ipocriti", vi fosse anche quel contatto umano percepito dal naturale senso delle cose ora generalmente perduto, e c'era non per galateo .. ma perché l'alienazione delle persone non era certo quella odierna.


Da ciò rilevo che il mio essere "maschilista" pone la sua visione nella piena totalità di quello che un maschio dovrebbe essere, ma per essere tale non deve riferirsi ad una autorità, ma DEVE guadagnarsi un percorso di autorevolezza che è tutt'altra storia. Autoritari (gli stronzi) si nasce; autorevoli si diventa. Ciò indica che una donna - una compagna - che non è stupida e percepisce nel suo uomo modi all'apparenza patriarcali e di comando... in realtà LEI è lì e costruisce insieme a LUI ciò che natura vuole... cioè uno "scudo cooperativo" che nasce dall'esigenza che una realtà esterna e potenzialmente "nemica", sanno, li circonda. Se questo significa essere "maschilisti" e "portare i pantaloni" allora questo intendevo.

Detto questo, non credo siamo andati tanto Of Topic per poter comprendere che attingere a questo Spirito nei confronti della nostra esistenza, significa profondamente avere l'umiltà (oltre alla curiosità che hai individuato) di sapere o cercare di comprendere CHI e COSA siamo. Ed è da questo principio innato che appunto come dici tu .... e lo ribadiamo:

Citazione:


Perché invece come vaso procreatore la donna è una dolorosa conditio sine qua non, e quindi la si tiene in alta considerazione: ma lo si fa nello stesso modo in cui si ha grande cura verso un macchinario costoso e delicato, al punto di "santificarlo"... pensa a un impianto Hi-Fi da svariati kiloeuri e ai maniaci audiofili che, dato il loro entusiasmo per l'elettronica audio, presumono di essere automaticamente anche dei grandi conoscitori di musica.


.. per me è inaccettabile! Come uomo sarei un perdente se fondamentalmente, come detto, la mistificherei con una incubatrice o una macchinetta del caffé. Preferirei donare il mio sperma a una banca del seme per tutta la vita, se avessi una simile consapevolezza. MI schifano utenti come Mangog e Carmine, mi sanno di persone di plastica. Per me la donna è magia perché proprio come la Natura è selvaggia e dolce allo stesso tempo, non ha paradigmi che discendono dall'alto; da una morale; o da una ideologia; essa vive profondamente di sé.
Ed avendo sul collo una testa pensante e un libero arbitrio incontrovertibilmente SUO, bisogna avere l'umiltà di comprendere che NON sappiamo. E soprattutto come nelle ipotesi efferate discusse, proprio lì non abbiamo il lusso di poterla condannare e tanto meno creare una Legge che prevalichi questa NATURA.

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