Re: Aborto...ma dov'è la ragione?

Inviato da  Pispax il 2/11/2010 11:36:40
Premetto che rispetto il dolore e l'angoscia.


Però a un certo punto è anche ora di fare basta.
Questa discussione è stata iniziata "da bestie", e viene portata avanti "da bestie". Con pochi sprazzi di luce ogni tanto.





Discussione da bestie uno: l'inizio.

benitoche

Citazione:
A questo punto è giusto esser chiari gronda
Le mie scelte sono frutto di esperienze negative,se ne parlo è solo perchè desidererei tanto far comprendere quale sofferenza provoca un tale atto negli anni a venire

Ci conoscevamo da poco, con mia moglie,rimase incinta
Facemmo ciò che la legge permetteva
Accade spesso che io la veda triste in certi momenti,conosco il problema,ma preferiamo non parlarne
Oggi abbiamo due splendidi figli,questo però non allevia il dolore,è una strana sofferenza,di quelle che ti costringe a non pensarci

Sono colpevole in tutto e per tutto,più io che lei propabilmente,fatto stà che se quella legge non fosse esistita quell'atto non lo avremmo praticato

Il problema è propio l'esistenza della legge che ne giustifica l'atto
Ancora non capivo quanto le leggi fatte dall'uomo potessero essere fallaci,e per comodità uno ne approfitta

Siamo convinti,almeno da giovani, che le leggi siano giuste
Oggi a 40 anni comprendo quanto invece la legge dell'uomo sia ad uso e consumo del potente di turno


Facciamo che è bene parlarci chiaro.
Benitoche : hai fatto una cazzata TU.
E per quella cazzata che hai fatto TU ora provi rimorso, e cerchi inutilmente qualcuno a cui dare la colpa.

Questa discussione poteva tranquillamente chiudersi qui.




* NO, nessuno vi ha imposto di abortire. Proprio nessuno.

* NO, nessun "potente di turno" ha tratto beneficio dal fatto che tua moglie abbia abortito. E neppure aveva particolare bisogno di quella legge, il "potente di turno", che le sue amichette le mandava ad abortire in Svizzera.
* E NO, non c'è alcun "complotto abortista mondiale".
Del problema della pianificazione delle nascite se ne parla da parecchi secoli: inutile mettersi a dire che "è colpa del NWO".

* NO, non è vero che il mondo per te sarebbe stato più bello se quella legge non fosse esistita. Tu il dolore lo provi soltanto ORA, dopo parecchi anni: e lo provi solo e soltanto perché poi con quella ragazza alla fine ti ci sei sposato, e hai avuto altri figli.

E allora, ORA, ti puoi prendere il lusso di rimpiangere quello che TU e LEI avete deciso di non far nascere. Ma lo fai solo perché con il senno di poi hai visto che è andato tutto bene.
Se invece scappava fuori per esempio che quella ragazza si gettava su ogni cazzo di passaggio con l'entusiasmo del cammello che vede una pozza d'acqua nel deserto, ora saresti qui a proporre la santificazione di chi quella legge l'aveva approvata; e tutte le sere continueresti a tirarti delle gran pacche sulle spalle per lo scampato pericolo.

* NO, non è assolutamente vero che avete creduto che potesse essere giusto abortire solo perché esisteva la legge sull'aborto.
Col cazzo.
Oltretutto è una legge particolarmente restrittiva, che prevede passaggi OBBLIGATORI nei consultori ed è fatta in modo che tu RIFLETTA sulla questione prima dell'intervento.
(vedi le recenti polemiche sulla RU486, che ha l'unica responsabilità di fartici riflettere sopra troppo poco, e di rendere l'aborto non sufficientemente doloroso e umiliante)
TU e la TUA RAGAZZA avete fatto un freddo calcolo dei costi e dei benefici, avete riempito i piatti della bilancia con le vostre ragioni e avete lucidamente stabilito che l'aborto era la scelta migliore da fare.
In particolare all'epoca avete stabilito che tutto sommato era meglio abortire piuttosto che creare subito e obbligatoriamente una famiglia.


Quindi è inutile che ti guardi intorno per cercare responsabili. Non ce ne sono altri.
Non c'è nessun "potente di turno" che ha fatto approvare la legge a proprio uso e consumo, e né tu né la tua ragazza siete rimasti presi nella trappola luccicante di una legge fatta apposta per ingannarvi.
TU e LEI avete deciso CONSAPEVOLMENTE questo passo.
Se non ci fosse stata quella legge in Italia, probabilmente piuttosto che sposarvi avreste fatto una gitarella in Francia in qualche clinica.


Quindi non ci scassiamo la minchia con queste false attribuzioni di responsabilità.
E' colpa VOSTRA, e di nessun altro.

E ti garantisco che fino a quando non te ne rendi conto non ne scappi fuori.

Quel primo figlio è andato, e nessuno può farci più niente.
Se il dolore è insopportabile e sentite l'esigenza di porre un rimedio, allora fate un terzo figlio. Non esistono altre soluzioni.
Personalmente potrebbero venirmi in mente motivi migliori per avere un figlio che non l'espiazione, ma tant'è.






Discussione da bestie due: il Diritto.

Sopprimere una vita è una cosa grossa. Su questo siamo d'accordo tutti.
Se io uccido una persona commetto un reato e vengo duramente punito per questo.
Ma devo uccidere una persona.

Domanda: il feto è oggettivamente e indiscutibilmente una persona?
Risposta: NO.

Il problema sta proprio in quei due avverbi, "oggettivamente" e "indiscutibilmente".
Un feto può essere una persona fin dal momento del concepimento, oppure può non esserlo. Oppure può non esserlo fino a un certo momento e diventarlo a tutti gli effetti da un certo momento in poi.
Oppure può non esserlo fino a un certo momento, e da un certo momento in poi diventare una QUASI persona, per poi diventare una persona a tutti gli effetti al momento della nascita.(1)

Su questa roba non esiste una risposta univoca. Ognuno risponde a modo suo.
Dipende esclusivamente dalle nostre credenze e dai nostri valori.
La cosa non ha nessuna implicazione di carattere sociale. Rientra in un ambito particolare, quello del Bene e del Male visti in ambito soggettivo.
Detta in altre parole, è un problema di COSCIENZA.


E questo mette fine alla discussione: tenete giù le mani dalla MIA coscienza.
Quello che è bene per ME in questo caso lo decido IO.
Quando la roba riguarda la coscienza il meccanismo è questo.

E quello che per me è Bene, per un altro può essere Male.
E viceversa.
In una certa situazione il MIO comportamento sarà diverso dal SUO comportamento, ed entrambi saremo pienamente legittimati a portare in fondo le nostre scelte.

Il problema si pone quando qualcuno vuole imporre a ME la scelte di coscienza che LUI ritiene giuste.
Come cazzo si permette?
Ogni tanto per esempio scappa fuori qualche fanatico antiabortista che si mette a urlare "ASSASSINI!".
In questo caso c'è una sola risposta possibile: taci, IDIOTA: le scelte della TUA coscienza non si applicano a me..

Punto.
Quello che si applica a ME nelle questioni di Bene e di Male lo decido IO, e non tu.

Per dire: benitoche all'epoca era FELICISSIMO che ci fosse una legge sull'aborto. Oggi ha cambiato idea.
Più che legittimo: ma quello è un problema che riguarda solo LUI.


Prima in Italia l'aborto era un reato. Era un reato perché il Vaticano diceva che abortire era Male, e tutti dovevano adeguarsi.(2)
La legge sull'aborto ha portato il discorso sul piano della coscienza individuale.
Non ti impone di abortire, e non ti impone di non farlo: lascia decidere a te.

E ognuno è chiaramente obbligato a prendersi carico delle PROPRIE decisioni.
Si sente parlare spesso di uno Stato troppo oppressivo: bene, sia chiaro che non ci si può lamentare che lo Stato concede troppe poche libertà e CONTEMPORANEAMENTE dire che ne concede troppe.







Discussione da bestie tre: il Titolo.

Una deriva bizzarra che ha preso la discussione è sostenere che l'aborto sia una decisione riguarda esclusivamente la Donna.
Che grande CAZZATA.

Questo è vero solo in due occasioni: in caso di stupro o in caso di clonazione umana.(3)
Stop.

Fino a prova contraria negli altri casi per avere un figlio bisogna essere in due.
Quindi ENTRAMBI i genitori hanno pieno titolo di dire la loro sulla questione.
L'aborto coinvolge sia il padre che la madre: il figlio è di entrambi.

Questa cosa risulta anche a voi oppure ho delle informazioni sbagliate?


Tradurre in pratica questo concetto però crea più problemi di quanti ne risolva; di conseguenza si è deciso di lasciare alla donna il diritto dell'ultima parola.
Ma questo non significa per un cazzo che l'aborto sia un problema esclusivamente SUO: è solo che garantire pienamente il diritto di veto da parte del padre del bambino avrebbe potenzialmente creato talmente tante complicazioni, eccezioni, depravazioni e assurdità che nessuno ha trovato il modo di risolvere questo dilemma.(4)

Ma dire che in virtù di questo fatto SOLO le donne sono titolate a parlare di aborto non è una posizione femminista: più semplicemente, è una posizione idiota.







(1) Che è la posizione attuale della legge sull'aborto. Fino a un certo punto il feto è solo un ammasso di cellule, quindi puoi abortire.
Alla mezzanotte di un determinato giorni il feto diventa all'improvviso un essere umano a tutti gli effetti. Dopo quel giorno si può abortire praticamente solo se la gravidanza comporta rischi per la vita della madre.
Questo significa che se si deve scegliere fra la vita del "feto" e quella della madre, secondo la legge si sceglie SEMPRE quella della madre.
La madre può decidersi di opporsi e portare avanti comunque la gravidanza, e in quei rari casi giornali come Gente e Oggi triplicano le loro vendite.
Ma questo è trascurabile: se fra la vita del feto e quella della madre la legge prevede che si debba privilegiare SEMPRE quella della madre, questo significa solo che lo status di "persona" del feto è inferiore a quello della madre.
Punto.

Per inciso, questo status inferiore è anche quello riconosciuto dalla Chiesa cattolica. Anche se utilizza molti giri di parole per non ammetterlo esplicitamente, la Chiesa ammette la CERTEZZA della morte del feto bambino di fronte a un RISCHIO per la vita della madre. Ovviamente in questo caso per poter procedere a quell'aborto che proprio secondo la Chiesa è un aborto del tutto legittimo, la posizione della Chiesa stessa è che sia obbligatorio che la madre venga riempita sia prima che dopo con tonnellate di sensi di colpa.


(2) Sempre per gli stessi motivi anche divorziare era proibito: si veniva condannati al matrimonio all'ergastolo. Però in compenso ti venivano offerti grandi sconti sulla pena se uccidevi tua moglie, quindi le cose si bilanciavano.


(3) Non è valido neppure nel caso di partenogenesi.
Nell'unico caso che al momento si è verificato, quello della Madonna, se Maria si fosse provata anche solo a pensare di abortire lei e Giuseppe si sarebbero ritrovati la casa inondata dalle acque e invasa da miliardi di cavallette carnivore.


(4) Per esempio, è vero che il marito non può opporsi all'aborto; ma è altrettanto vero che fino a qualche tempo fa se la moglie abortiva a dispetto dell'opinione del marito, a quest'ultimo di solito veniva riconosciuta la possibilità di ottenere un divorzio per colpa.
Poi non so se e come si siano modificate le cose.

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