Re: Aborto...ma dov'è la ragione?

Inviato da  Notturno il 2/11/2010 8:24:21
Citazione:

effeviemme ha scritto:

Ciò che non va è che il ragionamento del "maschio" sia indirizzato a portare alla conclusione di potersi arrogare il diritto di stabilire "lui" al posto della donna interessata, se questa abbia o meno il diritto di abortire, qualora "lei" ne sentisse la necessità.
E ciò che il "maschio" non vuol capire è che per evitare che una donna si senta costretta ( perchè nessuna lo fa a cuor leggero), bisogna creare le condizioni di serenità che questa società fa di tutto per non far creare;
incolpando poi la donna della "scelta sbagliata" indotta da mancanza di serenità.

credo che a sto' discorso siamo parecchio duri d'orecchio: perchè?

ciao
fvm


Se avessi letto i miei post non avresti detto queste cose inesatte.

Ho scritto da subito che lo Stato DEVE caricarsi TUTTE le incombenze che derivano da una gravidanza difficile o indesiderata.

E' ovvio che questo risponde direttamente alla tua richiesta di "condizioni di serenità" che invochi.

E questo l'ho scritto come primo o secondo mio post, per cui, francamente il duro d'orecchi va cercato altrove.

Ma c'è qualcosa che non capisco: quando tu dici che il maschio si arroga la scelta che compete, invece, solo alla donna, tu parti da un presupposto apodittico: la scelta compete alla donna.

E ti ripeto: questo è vero (parzialmente) SOLO se consideriamo l'embrione come NON VIVO, altrimenti la scelta non compete a nessuno!

Donna o uomo che sia.

Non ti pare?

Allora perché ci affanniamo a discutere a chi debba competere la scelta se prima non affrontiamo il concetto di vita?

Ricordo che con Florence, molto tempo fa, facemmo una lunghissima e accesissima discussione sulla donazione di organi e anche li' si pose il problema del confine tra vita e non vita (in quel caso tra vita e morte).

Non credi che sia essenziale, ai fini di una decisione che abbia senso?

Per tornare alla "scelta" di abortire, io ho posto un problema:

Se la donna decide di non abortire, nascerà un bambino.

Quel bambino dovrà, PER LEGGE, essere accudito e mantenuto in tutto e per tutto DAI DUE GENITORI: PADRE E MADRE.

Allora perché ritieni che la scelta debba essere solo della donna?

Lei lo porta per nove mesi, giusto!

Ma il padre, insieme a lei, lo dovrà mantenere PER TUTTA LA VITA!

Allora perché non si tiene in debito conto anche l'opinione del padre?

Ha senso questa situazione, secondo te?

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