Re: Aborto...ma dov'è la ragione?

Inviato da  Calvero il 31/10/2010 10:06:24
Citazione:
Altro approccio di merda è quello sulla pretesa insindacabilità delle scelte individuali, la cui rivendicazione per gli altri rispecchia solo la pretesa di permanente assoluzione preventiva per sé stessi, qualunque cosa si possa mai fare, in un’ottica di totale deresponsabilizzazione personale perfettamente in linea con il capriccioso infantilismo di tanta parte degli “adulti” contemporanei; “adulti” che, piuttosto di farsi carico di un impegno vincolante nei confronti di chicchessia, di assumersi dei (orrore!!!) doveri, sono tranquillamente disposti a calpestare il mondo intero.


Approccio di merda lo considero il tuo, che non so con quale tipo di autorevolezza tu possa legittimare che - scegliere di vivere la propria esistenza come pare e piace sia una questione di deresponsabilizzazione.

Già questa frase dice tutto della presunzione cicappina con cui è stata emessa.

Nel caso di - uno stupro violento - decade questa TUA TESI, in quanto è figlia di una latente moralizzazione che, come noto, è sacrosanta ma non può essere oggettivamente razionale su un tipo di vicenda. Rimane nella sfera della tua morale. Della serie, cantatela e suonatela da solo e fatti anche gli applausi ... nessuno verrà a sindacare nulla

Nel momento in cui un essere vivente subisce una profonda violenza CONTRO LA SUA VOLONTA' ... decade ogni ipotesi di deresponsabilizzazione. In quanto la stessa non ha da prendersi nessuna responsabilità, visto che ha subito un atto lontano dalle sue intenzionalità. La tua, come ho dimostrato, è oggettivamente un arrampicata sugli specchi.

POI DICI:

<< l'impegno vincolante... >>

mmhhh... ragioniamo

chi??

e cosa??

... vincolerebbe una donna nel subire l'obbligo di portare avanti una gravidanza che cambia profondamente la sua esistenza? dopo che con violenza e contro la sua volontà è stata forzata la sua Vagina; penetrata; e un vigliacco ha depositato il suo sperma poiché il suo cervello era pari a quello di un cane in calore....

aspetta poi, sentiamo sentiamo cosa aggiungi:

disposti a calpestare il mondo intero

Altra affermazione cicappina. Caro Carmine, ingrandire ed esasperare a livelli di tale "ingordigia cronica" l'esigenza di colpevolizzare un atto eticamente sotto esame... significa sì, come dici tu, essere infantili e, probabilmente, una latente frustrazione dogmatica non riesce a sfogare l'odio che hai verso una ipotetica VITTIMA che - secondo te farebbe una scelta criminale. E non fa quello che la tua morale pretende. Problemi tuoi.

E' ancora da dimostrare che si tratti di "capriccioso infantilismo" il decidere di vivere la propria vita come cazzo pare e piace... e secondo la propria volontà e libero arbitrio e senza nessuna costrizione imposta - con infamia - da una violenza profonda...

Ritenta, sarai più fortunato ... forse

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