Re: Aborto...ma dov'è la ragione?

Inviato da  Notturno il 30/10/2010 19:51:56
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Calvero ha scritto:
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Il problema, eventualmente, è:

Se abortisco, uccido o no?

Tutto qui.



ah beh certo, sei il problema fosse tutto tutto qui sarebbe già risolto, infatti
SI', viene commessa un uccisione.... e quindi???

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Se la risposta è si, allora violenza o non violenza, zio o non zio, equilibrio psico-fisico o no, tu NON uccidi.


E chi lo decide, tu?? e tu chi cazzo mai saresti per decidere e sapere cosa significa avere in grembo e in simbiosi un essere che NON vuoi? Le donne oltre ad avere, per natura, la possibilità di procreare, hanno per natura anche un cervello per pensare liberamente che cazzo vogliono fare della loro esistenza. E hanno il libero arbitrio di SCELTA. Che ti piaccia oppure no.

La creatura vive del loro sangue e finché il cordone ombelicale non è staccato fa parte della loro esistenza. Da qui il, legittimissimo problema etico, a cui né tu né mangog siete riusciti a dare una risposta valida ...

... ma soltanto recitare la cantilena su cosa sia o meno un omicidio. E ti ripeto la stessa cosa detta a Mangog .. Ma va???


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Fatte salve quelle situazioni in cui la vita della madre è messa in pericolo dalla gravidanza: in quel caso i due valori (vita del feto e quella della madre) si equivalgono, con prevalenza della seconda, perché già esistente, rapportata alla società e quindi sarebbe più lacerante la sua perdita, rispetto a quella del feto.


...e su quale base logica tu SAI PER CERTO qual'è la libertà di una donna a decidere cosa vuole della sua vita? Dimostrami, se ci riesci, se per una donna che è stata ingravidata CONTRO LA SUA VOLONTA' ... non equivalga a privarla di vivere, visto che lei anche in questo caso, come dici è nata prima


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Se la risposta è si, allora fine della discussione, l'aborto va trattato come un qualunque caso di omicidio, con tutto l'ambaradan delle esimenti, attenuanti, aggravanti, ecc...




.. è proprio vero

facile, fare il frocio con il culo degli altri


Beh, ma noi qui stiamo facendo TUTTI i froci col culo altrui, no? Non vedo perché si debba rivolgere quest'affermazione solo a me.

A meno che tu non voglia dire che io non abbia titoli per discuterne, nel qual caso..... discutiamone!

Allora, vediamo di interpretare la tua opinione.

Tu dici che la donna è l'unica che si porta in grembo il feto e, dunque, è l'unica che possa ver diritto di scelta.

Perché lei sola paga il prezzo (in tutti i sensi) della gravidanza, ne paga lo scotto per tutta la vita e CON tutta la vita.

Discorso corretto.

La donna subisce praticamente tutto il peso, hai ragione e la sua vita viene DOMINATA (e a volte distrutta) da una gravidanza.

Correttissimo.

Questo, secondo te, le darebbe il diritto di scegliere se "uccidere" (ammesso che si tratti di un'uccisione) il feto.

E qui non riesco a capire.

Non funziona così:

Il fatto che una vita dipenda da me e il fatto che questo distrugga la qualità della mia vita non è un argomento che giustifica un eventuale omicidio, altrimenti si giustificherebbe l'omicidio di un disabile che rovina la vita del padre o della madre o di chi debba assisterlo.

A me sembra assurdo.

Te lo ripeto: il valore della vita, nel nostro ordinamento è tutelato al massimo livello e, di sicuro, più del diritto ad una ottimale qualità della vita.

Se il feto è vivo (nel senso di considerare il feto un essere umano vivente), allora l'aborto è omicidio.

Non ci sono motivazioni logiche che ne ammettano la soppressione.

Così come non ce ne sarebbero per l'omicidio di un handicappato che sia un peso gravosissimo per i familiari, anche distruttivo.

Ce ne sono, invece, e tantissime, se si sostiene che il feto non è vivo, nel senso che dovremo deciderci a dare a questo concetto di "vita".

Per quanto si cerchi di sfuggirvi, il concetto di "vita" continua ad essere il perno di questa discussione.

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