Re: Aborto...ma dov'è la ragione?

Inviato da  Santaruina il 29/10/2010 12:34:54
Calvero

In molti sottolineano quanto sia importante la vita, sia bella, sia da Vivere... ma continuare a vedere nella donna una sorta di "gregario" che sforna pagnotte più importanti di lei, continua a darmi perplessità non da poco. E non mi piace affatto.

Secondo me, è l'esatto opposto.
La donna viene considerata quale sorta di mera incubatrice proprio nel momento in cui ci si comincia a chiedere sul da farsi su quella cosa che improvvisamente è spuntata dentro di lei.
Questo è un discorso meccanicistico, in cui la donna appunto viene vista come una sorta di freddo contenitore che contiene un altro oggetto.

Dal punto di vista della vita, invece, la donna è vista come testimone e compartecipe del più grande miracolo che si verifica sul nostro mondo.
Non sto facendo un discorso prettamente religioso, sia chiaro.

E' qualcosa che va oltre.
Nel mondo ci sono tante cose che la ragione da sola non è in grado di comprendere (se così non fosse i filosofi non avrebbero ragione di esistere, e avremmo capito tutto su tutto già da 5.000 anni).

Ora, il mistero più grande è la creazione.
E per una volta abbandono anche io il linguaggio rigidamente razionale, perchè si sta parlando di qualcosa di enormemente più grande.
La creazione e il suo senso sono i misteri più elevati, e la donna compartecipa in prima persona alla creazione, generando la vita.
Si tratta di ripetere nel tempo ciò che si verificò in illo tempore, nell'inizio dei tempi.
Si tratta di un Rito nella sua più alta concezione, un rito creatore, un Rito che diviene egli stesso azione e miracolo.

La donna in tutto questo diviene per un istante simile al creatore, in tutto e per tutto, diviene rappresentante in terra della forza creatrice dell'universo.

Altro che gregario

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