Re: Cinema e nuovo ordine mondiale

Inviato da  sick-boy il 24/3/2010 19:12:27
nessuno mette in dubbio la valenza artistica di certe produzioni musicali o cinematografiche, è una questione quasi del tutto indipendente dall'eventuale creazione di una mitologia propedeutica a determinati scopi. C'è da dire però che molti degli artisti presi in esame da Mac Gowan di artistico avevano ben poco, mentre di altri, come Zappa per dirne uno, non si può metterne in dubbio le capacità.

Magistrale Pax. Aggiungo solo una cosa: se è corretta l'interpretazione Guenoniana della manipolazione moderna tramite la diffusione di Stati di Spirito particolari[1], è indubbio che essi saranno recepiti e rielaborati per primi dagli animi più dotati e sensibili. Come ha fatto notare Pax in precedenza, gli autori che rappresentano i livelli più elevati della cultura di un popolo non sono alieni, ma sono necessariamente un prodotto, in senso lato, della società. Da cui opere di indubbio valore che, allo stesso tempo, creano la nuova mitologia del nostro tempo. Di esempi ce ne sono circa un centinaio di migliaia. Per citare due film recenti - giusto perché sono tra gli ultimi che ho visto - Watchmen e Inglorious Bastards sono ottimi dal punto di vista tecnico e artistico, ma la loro morale, la loro iconografia mi appare sinistra. (A scanso di equivoci, il secondo lo considero infinitamente migliore; né la sinistra morale dei due è la stessa. Soprassediamo). Prendiamo un altro esempio, Fight Club. Un ottimo film. Eppure è innegabile quale sia la morale dissolutrice di fondo, la esprime lo stesso Tyrrel : "Vedo l'uomo del futuro aggirarsi come una bestia [nel senso di un animale, un ritorno all'istinto sopra la ragione] nelle metropoli in rovine".

Se la società è permeata da questo tipo di aspirazioni,lo saranno inevitabilmente anche le sue produzioni artistiche. Specie se sono state mitizzate in un'epoca.

[1]Un ‘potere occulto’ di ordine politico e finanziario non dovrà essere confuso con un ‘potere occulto’ di ordine puramente iniziatico ed è facile comprendere che i capi di quest’ultimo non si interessino affatto alle questioni politiche sociali in quanto tali: essi potranno addirittura avere una assai mediocre considerazione di coloro che si consacrano a questo genere di attività[…]
Un altro punto da tenere presente è che i Superiori Incogniti, di qualunque ordine siano e qualunque sia il campo in cui vogliono agire, non cercano mai di creare dei ‘movimenti’.

Essi creano solo degli stati d’animo ( état d’esprit), ciò che è molto più efficace, ma, forse, un poco meno alla portata di chiunque.
E’ incontestabile che la mentalità degli individui e delle collettività può essere modificata da un insieme sistematico di suggestioni appropriate; in fondo, l’educazione stessa non è altro che questo, e non c’è qui nessun ‘occultismo’ […].
Uno stato d’animo determinato richiede, per stabilirsi, condizioni favorevoli, e occorre o approfittare di queste condizioni se esistono, o provocarne la realizzazione.

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