Re: Cinema e nuovo ordine mondiale

Inviato da  Calvero il 23/2/2010 21:18:44
Citazione:
ma solo far capire riguardo la nostra ricerca come funzioni il controllo del pensiero.


.. qui è il nocciolo.

Citazione:
Non per vantarmi ma non ho mai sbagliato a giudicare un vino o un disco dall'etichetta o dalla copertina.


cosa vuoi dire?


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Certo è indubbio il fattore "CONTROLLO" nella questione "Cinema". Ma portiamo un parallello; un esempio.

Ci ricordiamo tutti, quando la Statua di Saddam venne tirata giù dai soldati americani? giusto? .. tra il giubilo della folla antistante di quel paese che veniva "liberato" dagli americani.

Come spiega spesso Icke il concetto è ben al di là dell'apparenza e, non solo, anche al di là di chi era già consapevole che comunque non si trattava di liberazione. Ma andiamo avanti.

La dottoressa Susan Block, esperta in educazione sessuale, argomenta:

<<La vittoria suprema di uno stupratore è la prova che la vittima ha "goduto". Nonostante egli irrompa in casa sua, distrugga, ammazzi magari i suoi cari, depredi i suoi beni; nonostante lui la umili e la terrorizzi, la picchi e la maltratti, le spezzi le ossa e le laceri la carne, versi il suo sangue, ferisca i suoi organi e la devasti sin nel profondo, se, durante lo STUPRO, tra le lacrime e il dolore, la sua vittima dovesse anche solo per un attimo e per una qualche ragione, sorridere o avvicinare un orgasmo, ecco che lo stupratore sarebbe REDENTO; persino eroico (nella sua mente)..>>

Ora fate una pausa, tenete a mente il passaggio di cui sopra e teniamo presente un altro fattore: - in uno studio che feci sulla filosofia e la psicologia attraverso anche lo Stilismo visivo di The Matrix, c'è una determinata situazione: un effetto che viene indicato come - sospensione della credulità - che pone lo spettatore a non "individuarsi" se non in una sorta di Transfert (paroloni questi che uso per comodità ma che danno un impatto migliore per riuscire a spiegarmi meglio) e, quindi, a riuscire a comprendere meglio (per lo spettatore) in "prima" persona, il dialogo cinematografico.

Ora questa situazione psicologica è di fatto neutrale. Ma può (semplifico con termini orecchiabili) volgere senza nessuna pesantezza morale al Lato Oscuro, come al Lato Luminoso della nostra interiorità.

L'autore valido (sano/genuino) può raccontarci una storia con maestria tale da farci entrare in una sorta di stato di Grazia, poiché il suo saper padroneggiare la SETTIMA ARTE può condurci a noi stessi, e anche al prossimo.

Ma può anche, ovviamente, indurre un "ipnosi" attraverso i meccanismi più contorti del Marketing. La guerra in Iraq mediaticamente, in primis, è stato un grosso esperimento globale di Marketing (ed ha funzionato, vedi il mio post su: i Vicini di casa) . Più che mai.

Ora ritorniamo alla tematica della Dottoressa e alla sua "analogia" che sintetizzo:

Eppure i Media continuano a mostrarci l'immagine della statua che crolla, con gli Iracheni SORRIDENTI. Rivelano (i Media) davvero buon gusto quando ci mostrano queste vicende SOFT-CORE della guerra, insieme a quelle inevitabili (dosate a misura) HARD-CORE della morte e delle muitlazioni che dilagano. Con le immagini di militari belli, abbronzati, seducenti, forti che parlano di Libertà. Loro ci amano. Noi - fondamentalmente ci stanno dicendo - abbiamo violentato il vostro paese, ve lo abbiamo messo nel culo, vi abbiamo lacerato, maltrattato, versato il vostro sangue, ma vi piace. Avete Goduto. Sì vi piace...

..e a "NOI" anche. Piace a tutti i nostri vicini di Casa.

Ovviamente la tecnica delle immagini manipolate mostravano una folla nei primi piani, in quella piazza, ma in realtà la zona era fondamentalmente deserta. Ma che importa? il gioco è fatto. E l'imprinting, nei vicini di casa, è stato effettuato; potenziato; aggiornato.

UP-Grade concluso, Ladys & Gentleman: MacDonald con i suoi panini colorati ha vinto ancora.
Ecco, il Transfert è servito.

Ora rapportiamo l'evoluzione di questi meccanismi all'evoluzione cinematografica e mi accorgo come i meccanismi non siano così sottili, come si potrebbe facilmente supporre. Quel che divide un Cinema, che non si piega al Lato Oscuro, è un Cinema pacato, gestito attraverso il bisogno che i concetti vengano ruminati con i giusti tempi. Può essere un Cinema Criptico, ma non compulsivo. Può essere ritmato, ma non frenetico. Proprio come lo sono invece i telegiornali o i Film che hanno lo stesso stilismo concettuale di CSI (per capirci).

Il cinema muto poteva essere tedioso per certi versi, ma anche fortemente comico, grottesco e surreale.. o poteva essere manipolato fortemente come i cortometraggi della Walt Disney che, ad esempio, tramite Paperino, infondevano l'orgoglio (si legga propaganda) tanto caro al Nuovo Ordine Mondiale.

Bisogna avere orecchie da intenditori ed essere dalla parte del Lato Luminoso per amare il cinema di serie A. Mentre al contrario, la massa (e i nostri vicini di Casa privi di voglia di Verità, con Cuori aridi) riceve impulsi e si assoggetta attraverso il Cinema che si contrappone all'autorevolezza degli autori veramente indipendenti nello Spirito.

Ri-sottolinando la questione che avevo sollevato, credo che nella tematica del Cinema e del Nuovo Ordine Mondiale ..ci sia una battaglia FURENTE tra fazioni dell'Elite massonica. E ciò solleva una serie di profonde e importantissime domande.

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