Re: Cinema e nuovo ordine mondiale

Inviato da  Calvero il 22/2/2010 23:40:08
Tra Brando e Chaplin vi furono dei dissidi che cominciarono sul set de <La Contessa di Hong Kong>, partendo già dalla sequenza in cui il rutto che doveva seguire alla sorsata di acqua di Brando non soddisfaceva mai Chaplin. Sequenza ripetuta più e più volte, che a Brando risultò "giustamente" ossessiva in relazione all'importanza del Film. Ma come Kubrick, Chaplin era un perfezionista - e tutto aveva un suo perché..

..quella dei figli torturati psicologicamente, credo sia un esasperazione (meglio sarebbe dire na' stronzata) legata, appunto, a quei dissidi e al fatto stesso che Brando, a sua volta, aveva un carattere terribile. Brando fu domato (a dovere) soltanto da Coppola ne - The Godfather - ..Brando era un giocherellone, ma se mancavano le affinità artistiche diventava una battaglia con le major e i produttori. Senza contare che queste notizie sono sempre state veicolate allora, come adesso, per creare scalpore e vendere Gossip.

Le biografie di Chaplin e le testimonianze, e i documenti filmati, sono ben lungi da queste accuse. Comunque, ovviamente la verità la possono sapere solo i diretti interessati. Personalmente comunque non ci credo e non lo trovo affatto sostenibile.

Per il tuo chiarimento, ora comprendo cosa volevi dirmi. Quoto assolutamente quel che hai detto.
Si tratta dell'associazione delle immagini a un contesto che salta il "superfluo" passaggio del dialogo. La mente umana non assimila quel che è tra le righe attraverso i meccanismi razionali e diretti delle vicende. Siano esse narrate o cantate. A livello inconscio le associazioni visive e musicali lavorano la nostra "intimità" scavando alla radice dei concetti. Il fenomeno emozionale è comunque a-morale, e chi dispone di sufficienti capacità di saper rappresentare e identificare vicende e/o vissuti.. è potenzialmente il manipolatore per eccellenza.

Sulla questione dell'esilio non posso concordare pienamente per due motivi. 1) conosco dettagliatamente la vicenda di Chaplin e 2) la generalizzazione è troppo forzata. C'è sicuramente una fondatezza nell'ottenere un risultato voluto da un apparente gioco degli opposti. Ma certe vicende vivono di vita propria e, piuttosto, vengono sfruttate dopo gli avvenimenti stessi. Comunque discorso interessante. Molto. Ti consiglio di vedere <<Un Re a New York>>.

Quello che ora mi preme di più e ne sto studiando le relazioni, è il percorso cinematografico che molti Film stanno tessendo in maniera superba (da 100 anni) .. sembra quasi per volontà divina, forse meglio sarebbe dire per "mano" del Demiurgo, che supervisiona il campo cinematografico e letterario. Non dimentichiamo, in proposito, Jules Verne.. e il discorso diventa infinito

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