Re: La Controrivelazione

Inviato da  Red_Knight il 17/1/2010 5:18:41
Citazione:
Ci serve sottolineare che le cose che (quasi) diceva Cristo sono state dette da Epicuro 4 secoli prima?


Epicuro non ha generato una religione di massa.
Cristo si.


Epicuro ha dato luogo a un movimento molto seguito in tutto il mondo ellenizzato (anche lui distorto in maniera troppo edonistica) per qualche secolo.

Citazione:
Epicuro per quel che ne sappiamo diceva che "La Vita è tutta qui e non esiste un giudizio degli Dei sulla tua condotta. Quando muori muori e bon: finita lì. Però ora non metterti a fare il furbino, devi fare il Bravo lo stesso. Si, è vero, senza alcuna ricompensa. Pazienza."


Non è vero; "fare il bravo" non dà "ricompense" ma ti rende comunque relativamente felice, secondo Epicuro. Non è frustrante.
E anche Cristo, nell'enunciare la sua morale, lo fa in maniera tutto sommato razionalista, non si basa sulle punizioni: "non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te" è semplice buon senso, ed era un concetto ben chiaro sia alla cultura ebraica sia a quella ellenistica (Talete precorse Cristo di sei secoli con quella frase).

Ma la questione Epicuro effettivamente è un mio off-topic, volevo solo dire, anche se non è una questione di copyright, che in italiano rivoluzionario mal si presta a chi arriva secondo alla stessa idea; come giustamente osservi comunque non ha molto senso stabilire, quasi per puntiglio, chi ha detto cosa per primo, anche perché per me il "riassunto" che hai dato tu è erroneo. Tuttavia, per amor di verità, è sempre meglio essere chiari, perché il punto focale della questione è questo:
Citazione:
Solo che come dicevo non lo fanno per niente sulla base di quello che secondo i Vangeli ha detto Cristo: lo fanno sulla base di quello che dice il Povero Burattino Cristo manovrato dalle rispettive Chiese di appartenenza.


In realtà il "messaggio di Cristo" non lo conosciamo affatto! È scorretto dire che le Chiese varie ed eventuali l'hanno tradito perché non abbiamo idea di quale fosse, anzi non sarebbe illecito sospettare addirittura che non ce ne sia mai stato uno nel senso in cui lo intendiamo noi. I Vangeli del resto sono una faccenda prettamente cristiana, e non di Cristo in prima persona (se li avesse scritti lui sarebbe stato un altro discorso).

L'unica cosa che possiamo fare è provare a dedurre quale fosse questo messaggio, e non è facile.
Andando "sul sicuro" comunque, potrebbe essere più coerente con la narrazione e col personaggio considerare come manifesto di Gesù il Discorso della montagna. Che è, effettivamente, rivoluzionario, ma da un punto di vista puramente ebraico e politico: il Messiah - che a breve fallirà clamorosamente il suo compito, finendo giustiziato - sta rassicurando miseri, assetati di giustizia, affamati, poveri di spirito e quant'altro che nel "Regno di Dio" tutto sarà aggiustato.

A noi, per quanto possiamo anche simpatizzare a posteriori con una nazione oppressa dai Romani, francamente ce ne frega ben poco, non trovi?

EDIT: Tutta questa "demolizione" (mi perdonino i cristiani) del Cristo rivoluzionario non è per puntiglio, come ammetto potrebbe sembrare, ma semplicemente per far risaltare come quello che tu chiami "vero messaggio" di Gesù è in realtà una rivisitazione alla luce della conquiste moderne. Wishful thinking: siccome noi abbiamo tutta una serie di valori che riteniamo positivi e irrinunciabili, tentiamo di farli incarnare a Cristo, e soprattutto a Cristo, perché essendo egli un personaggio di immensa importanza sarebbe inconcepibile immaginarlo come un "reazionario" che non li sposa in pieno. Sarebbe giusto invece semplicemente contestualizzarlo.

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