Re: La Controrivelazione

Inviato da  mangog il 15/1/2010 11:10:01
Citazione:

sick-boy ha scritto:

La società tradizionale è stata progettualmente e gradualmente soppiantata lungo gli ultimi cinque secoli e tale scopo è ormai definitivamente raggiunto. Per società tradizionale non intendo certo gli aspetti materiali dell'ormai defunta civiltà occidentale - obiettivamente svantaggiosi se paragonati a quelli mondo moderno - ma, banalmente, la società religiosa*. L'impressione è quella di un mondo che era sì violento e brutale - e non molle e accomodante come il nostro - ma che riconosceva al di fuori di esso un Principio superiore, le cui tracce parevano evidenti e nella natura e nelle menti e nei cuori degli uomini. Un mondo che ricordava il significato della parola "Ubris", e la sorte che attende chi si macchia di empietà. Spiace per gli attivisti non credenti (una vera e propria parodia) ma per dare un senso alla storia occidentale non possiamo che usare una chiave di lettura anche teologica - ovvero non possiamo prescindere dalle considerazioni teologiche nel momento in cui volessimo portare avanti una disamina completa.



A mio avviso il punto di svolta del cambiamento nella società occidentale ( che sta invecchiando in maniera impressionante senza un ricambio generazionale ) coincide con il progresso ed il miglioramento della vita quotidiana, un fenomeno relativamente recente, tanto da poter dire che la società attuale pensa di aver "sconfitto" la morte, in altre parole in Italia come in Europa la morte sembra relegata negli ospizi ( come se fosse la scadenza di un barattolo di yogurt preso al supermercato che si conosce già al momento dell'acquisto ) mentre l' ospedale non è più diventato sinonimo di morte ( fortunatamente con i progressi della medicina e della chirurgia chi entra in ospedale quasi sempre ne esce fuori vivo e le notizie scandalose della malasanità, per quanto brutte, restano eccezioni ) . La morte la vediamo solamente in TV durante i film e durante i servizi del telegiornale, nella nostra educazione l'argomento morte non è rappresentato. Le disgrazie possono sempre succedere e la morte può coglierti quando pare e piace, ma statisticamente parlando le speranze di morire in tarda età mettono una tranquillità inconscia in molti di noi, consapevoli che di fame non si può morire, che le malattie infettive sono state sconfitte, e così la morte viene vista come un evento lontano nel tempo tanto da non meritare più di tanta attenzione, e che ci fa assopire in maniera pericolosa in una realtà di convenzioni superficiali che ci impediscono di conoscere realmente noi stessi e gli altri, e anche il mistero della vita. ( In Chiesa si vedono persone mature e spero che qualcuno non banalizzi la questione tirando in ballo la solita storia della paura della morte ecc ecc )
Il punto cardine del Cristianesimo è la risurrezione di Gesù Cristo che ha sconfitto la morte. Noi occidentali non possiamo sconfiggere la morte ma la stiamo relegando agli ospizi e sui media. ( non vorrei toccare i sentimenti di qualcuno che ha perso qualche caro.. ma la statistica è chiara.. la speranze di vita oggi supera 80 anni in Italia e le eccezioni prendono i connotati della sfortuna ).
Se la società ha poca considerazione della morte, che ci toglie solo quello che non abbiamo imparato ad abbandonare, il Cristianesimo riceverà lo stesso trattamento. Gli insegnamenti morali di Gesù sono importantissimi ma senza la sua risurrezione, cioè la sconfitta della morte e del nulla, non ci sarebbe stato il Cristianesimo.

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