Re: Nuova conferenza di David Icke in Italia

Inviato da  yarebon il 4/11/2007 10:30:30
non sei arrogante, semplicemente a mio parere non hai letto bene Icke, perchè affermare che per culo qualche sua notizia si rivela vera è semplicemente non vero.
Il suo studio sull'11 settembre (quando ancora sull'argomento c'era solo thierry meissan tra persone che raggiungevano un vasto pubblico e quando molti anche di luogocomune non immaginavano neanche tutto questo complotto) è il più completo e quello più pieno di dettagli che abbia mai letto. E' un libro composto prevalentemente di fatti e prove molto dettagliate, che hanno anticipato e influenzato moltissimi studi seguenti.
Sull'nwo tutto quello che ha detto si sta avverando e lui ne parla già da inizio anni 90, anzi molti suoi capitoli risultano noiosi perchè sono pieni di nomi, di dati, di documenti .
Parlava di moneta unica europea prima dell'euro,parlava di governo europeo, parla di unione americana ( e si stanno muovendo in questo campo), parlava del fatto dei microchip quando questa parola era una teoria, parlava del fatto che prima lo avrebbero messo agli animali (nel quale effettivamente oggi è obbligatorio) e poi all'uomo, ha fatto conoscere al grande pubblico molti documenti sul progetto mk-ultra e l'esperienza di cathy o'brien.
Tutto puoi dire tranne che i suoi studi non abbiano prove e dettagli.
L'unica cosa che gli puoi contestare é che parla dei rettiliani, quello è un discorso che uno può accettare o meno, magari a te quel discorso può sminuirlo e farlo sembrare un cazzaro a me non fa sembrare Icke un cazzaro, penso semplicemente che molti dei suoi dati sui rettiliani non siano precisi, ma concordo sulla sua visione dell'universo come ologramma e su molte sue considerazioni di carattere esoterico, insomma non essendo ateo, alcune realtà non le rigetto, però capisco che a qualcuno che sente parlare di queste cose pensi subito che la persona sia un cazzaro.
Dalle letture bisogna prendere ciò che è buono e rigettare ciò che uno non può accettare, lo dice lo stesso Icke. Nessun scrittore è un profeta, tutti possono contenere sbagli e imprecisioni, leggere un libro è anche saper interpretare e scegliere ciò che può giovare alla sua conoscenza personale.

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