Re: Zeitgeist (religione, guerra, economia, controllo globale)

Inviato da  Descartes il 21/9/2008 3:13:14
Citazione:

Pausania ha scritto:

Per quanto riguarda le corna di Mosč, la questione parte dal passo dell'Esodo tradotto da San Girolamo dalla versione della Bibbia (la cosiddetta Vulgata) che č stata a lungo la versione ufficiale della Chiesa e che non lo č pių.


Quella č stata la "copertura ufficiale" del fatto che anche la Bibbia parlava delle corna di Mosč.

Infatti non solo Girolamo, ma anche un traduttore ebreo del 130 d.C., Aquila, tradusse il brano dell'Esodo 34:29 in termini di Mosč con le corna:

A Jewish translator of the Hebrew Bible, Aquila, translated Exodus 34:29 in terms of Moses having horns (κερατώδης). The translator of the Vulgate, Jerome, followed suit (cornutus). As David Flusser notes in his splendid introduction to Heinz Schreckenberg and Kurt Schubert, Jewish Historiography and Iconography in Early and Medieval Christianity (Assen: Van Gorcum, 1992), xv-xvii, in Jewish tradition Moses was often thought to have been endowed with both horns and a halo.
fonte: link

La parola ebraica קרן significa sia "corno" che "raggio". Se usata accanto a "di luce", formando "raggio di luce", viene tradotta con "bagliore". Ma quando (come nella frase di Mosč in questione) non vi č "di luce", non viene tradotta con bagliore.

Infatti nei Salmi 69:31 la stessa parola ebraica קרן č usata per descrivere le corna: "che il SIGNORE gradirā pių dei buoi, pių dei tori con corna e unghie."

The Hebrew word is קרן which is transliterated as karan (spelled kuf-resh-nun sofit) and it is a root verb. Karan appears only four times in the Hebrew Scriptures; three times in Exodus 34 and once in Psalm 69:31. In Psalm 69 it is describing the horns on an ox’s head. fonte: link

Quindi abbiamo sia traduttori greci che ebrei che hanno tradotto con "corna". Iconografia medioevale di Mosč con le corna (anche ebraica, quindi di gente che non doveva tradurre nulla). E poi il Mosč di Michelangelo nella Basilica nel 1500.

Poi improvvisamente, con l'arrivo del secolo dei lumi, qualcuno comincia a capire i riferimenti astrologici, e la Bibbia viene cambiata cancellando la parola corni, e si tira fuori la scusa ufficiale che i primi traduttori avevano sbagliato a tradurre.

Ma in realtā questa č gente che sapeva perfettamente cosa faceva. Il Corno D'Ariete (Shofar) č da sempre un simbolo del rituale giudaico:



Mosč distrugge il vitello d'oro, cosė come Mitra uccide il Toro, Gilgamesh uccide il Toro imbizzarrito tra le strade di Uruk, e cosė come il dio Amon nel santuario egizio di Kernak č anche lui dominato dall'Ariete:



Il significato precessionale č evidente. Se non fosse giā palese dal fatto che nella Bibbia il numero 72 č il cuore di tutto il sistema simbolico (72 č detto in astronomia "Giorno Platonico", ed č il numero di anni necessari a spostare di un grado l'equinozio, ovvero a vedere l'equinozio di primavera avvenire un giorno pių tardi. Dopo ogni spostamento di 30 gradi, ovvero di un "Mese Platonico" che dura 72*30=2.160 anni, il sole all'equinozio sorge in una nuova costellazione).

I 72 cherubini, i 72 demoni di Salomone ed i 72 Nomi Sacri di Dio che compaiono nei Salmi (vedi: Salmi ), sono tutti strumenti kabalistici per i calcoli astrologici delle precessioni, allo stesso modo in cui la Cina ha 72 venerabili ed i Maya avevano innumerevoli riferimenti mitologici al 72.

Il passaggio di un era, ovvero di quello che oggi chiamiamo Mese Platonico, era quasi un cambio di religione, in quanto il sole trovandosi in un segno diverso cambiava "natura" e diventava un dio completamente diverso.

Anche nelle opere dei gesuiti, come Athanasius Kircher, troviamo il cerchio del giorno platonico costruito con i 72 Nomi di Dio: http://en.wikipedia.org/wiki/72_names_of_God
E la Cappella Sistina č tutta un riferimento ai 72 nomi di dio: THE SISTINE CHAPEL: A STUDY IN CELESTIAL CARTOGRAPHY

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