Re: 9/11 Truthling Infiltration Timeline

Inviato da  sick-boy il 30/1/2007 17:37:33
Citazione:

florizel ha scritto:
Citazione:
il potere è chiaramente visibile nella vita di tutti i giorni. Esso si genera dal numero.

Ammesso che a "numero" debba corrispondere necessariamente la sua gestione attraverso il "potere" (ammesso, non concesso) ti pare coerente che le moltitudini, per venire a conoscenza di qualcosa, debbano passare attraverso l'influenza di un leader o di un gruppo?
Non è forse su questo criterio che si fonda la propaganda del potere? Sull'influenzare le moltitudini?
E non stiamo assistendo, contemporaneamente ai grandi eventi del nuovo millennio, ad una sostituzione della rappresentazione dell'esistente con la sua "fabbricazione"?
Se a questo possiamo rispondere "si", allora ne discende che non è il potere istituzionalizzato a derivare dall'influenzamento delle moltitudini, ma il contrario.

Affermare che personaggi di quel calibro, e di quella matrice, con quel tipo di formazione culturale e politica, strettamente collegati agli organismi di cui fanno parte, ed incrociati tra loro da una fitta rete di collegamenti poco cristallini, possano "rappresentare", e per di più carismaticamente, tutto ciò che ruota intorno alla ricerca della verità sull'11 settembre (ma non solo) risulta abbastanza sconcertante.
Non so a voi, ma a me risulta anche pericolosissimo attribuire al potere la connotazione di "ineliminabilità".
Citazione:
non c'è scritto da nessuna parte che una persona di potere debba AUTOPROCLAMARSI qualcosa, nè che debba dare ordini. Se poi qualcuno vuole seguire quei tipi di persone...beh fatti loro

Una critica al "potere" è necessaria, se serve ad impedire che le "moltitudini" seguano chi le influenza.
Altrimenti, ci troveremmo di fronte allo stesso scenario che ha legittimato le guerre seguite all'11 settembre, con la sola differenza che a cambiare sono gli artefici di quel condizionamento.


Boh evidentemente non ci capiamo. Io non questiono sulla pericolosità di questi individui: anzi! Tutto nasce da una frase di Pax-mi pare- che si chiedeva se è possibile non avere capi. Non mi sembra coerente che le moltitudini debbano passare sotto l'influenza di un leader, ma è quello che accade. Il potere dei singoli è eliminabile, e anche delle collettività. Ma il potere come concetto astratto non lo è, mi dispiace (appena c'è un vuoto di potere quanto ci mettono a riempirlo?). E ancora: se la gente si fa infinocchiare in ogni caso segue lo schema che ho esposto: ascolta il leader -che li infinocchia ma loro non lo sanno -, ne è inluenzata, agisce di conseguenza.

Ma mica tutti i leader sono uguali. Churchill non è Hitler (checchè se ne dica). Cristo non è Lucifero. Il discorso va riportato sui contenuti a mio avviso

edit: se poi non credi che il capo dia efficienza alla causa...beh basta leggere cosa è successo dopo la morte di Alessandro o di Carlo Magno

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