Re: Con la scusa dell’ Ambientalismo. Progetti di sterminio.

Inviato da  _gaia_ il 14/11/2006 18:36:19
Non so perché, mi sento tirata in ballo... Ma che c'avrai sempre contro di me, Santa??

Tornando seri, devo complimentarmi per l'ottimo lavoro di sintesi organica su questo tema così delicato e complesso.

La disciplina scientifica che va sotto il nome di conservazione è tanto lontana dall'ambientalismo come l'ecologia è lontana dall'ecologismo.
Dobbiamo riuscire, nel possibile (vista la scarsità di info che "valichino il velo"), a separare l'analisi obiettiva dello stato dell'ambiente dagli studi legati o direttamente commissionati da enti sui quali porre un dubbio è quantomeno cosa sana.
Allo stesso modo, bisogna cercare di scindere le intenzioni e le azioni di una serie di personaggi che operano a difesa dell'ambiente: nel gran calderone infatti c'è davvero di tutto, dal progetto finanziato dalla rockefeller foundation di turno, all'attivista pieno di buone intenzioni (e spesso ingenuo), fino al ricercatore più serio che ha davvero a cuore le sorti dell'ambiente e di riflesso dell'umanità.

Il ricercatore sa che la conservazione della natura non consiste nel mettere l'ambiente sotto una campana di cristallo. Conservare l'ambiente è un modo per conservare la specie umana, che è indissolubilmente legata al proprio ambiente. (*)

Se trovo uno che mi dice di voler preservare la natura (o addirittura la Madre Gaia) e al contempo scopro che quella stessa persona appoggia tesi come quella della riduzione demografica.. beh, c'è qualcosa che stride in tutto ciò. Non si può "voler bene" all'ambiente e "voler male" all'umanità, c'è qualcosa che non torna! Non mi suona normale augurarsi di poter rinascere virus letale per sterminare una parte dell'umanità.. No, dico, ma ci rendiamo conto?

Comunque.
Vorrei sottoporvi un pensierino che mi è venuto appena ho constatato l'enorme eco che lo studio di tale Nicholas Stern ha avuto poco tempo fa. Ricordate? Tony Blair inneggiava all'"ambientalismo" in base al rapporto di questo Stern...
Ebbene, chi è costui?
Oh.. non uno scienziato, no. E' un economista. E fin qui potrebbe anche starci. Ma leggendo la sua biografia, non so perché, hanno iniziato a fremermi le punte delle orecchie :D

Sir Nicholas Stern is a British economist and academic. He was the Chief Economist and Senior Vice-President of the World Bank from 2000 to 2003, and is now a civil servant and government economic advisor in the United Kingdom.

Mmh! Vicepresidente della Banca Mondiale?
Interessante, oserei dire.
Ma leggiamo ancora:

From 1994 until 1999 he was the Chief Economist and Special Counsellor to the President of the European Bank for Reconstruction and Development. His research focused on economic development and growth, and he also wrote books on Kenya and the Green Revolution in India.

Ri-mmh! Consigliere speciale del presidente della Banca Europea per la ricostruzione e lo sviluppo?
(Certo sarà arrivato a tali cariche per la sua integerrima volontà di salvare l'ambiente.. non nutro alcun dubbio in proposito.)

The Stern Review was released on 30 October 2006, and gained global media attention for Stern's conclusions on the potential impact of climate change, including the statement that "our actions over the coming few decades could create risks of major disruption to economic and social activity, later in this century and in the next, on a scale similar to those associated with the great wars and the economic depression of the first half of the 20th century."

Ecco come titolava la BBC nel suo articolo on-line:
Climate change fight 'can't wait'
The world cannot afford to wait before tackling climate change, the UK prime minister has warned.


..global warming could shrink the global economy by 20%.
But taking action now would cost just 1% of global gross domestic product, the 700-page study says.
Tony Blair said the Stern Review showed that scientific evidence of global warming was "overwhelming" and its consequences "disastrous"


The review coincides with the release of new data by the United Nations (sarà come sempre un puro caso) showing an upward trend in emission of greenhouse gases - a development for which Sir Nicholas said that rich countries must shoulder most of the responsibility.
(suppongo che tra i “rich countries” siano comprese anche, per dirne due, Cina e India.. Oppure l’Arabia Saudita.. no è vero, quella non fa testo perché fa parte del Medio Oriente. Qui alcuni grafici sulla quantità di CO2 emessa per paese: 1 - 2 - 3)

Il Cancelliere Gordon Brown, che ha commissionato il rapporto, dice che "Ora nel 21° secolo i nostri obiettivi sono chiari", e propone un piano a lungo termine.
Among his plans are:
. Reducing European-wide emissions by 30% by 2020, and at least 60% by 2050
. By 2010, having 5% of all UK vehicles running on biofuels
. Creating an independent environmental authority to work with the government
(tin tin tin! ..come mi fremono le orecchie! vaghi ricordi…)
. Establishing trade links with Brazil, Papua New Guinea and Costa Rica to ensure sustainable forestry
. Working with China on clean coal technologies


Gli obiettivi sono chiari, sì. Ma nessuno ci spiega come raggiungerli e dove precisamente finiranno i soldi per finanziare il mega piano per salvare la terra e l'economia mondiale.

Curioso, comunque... E' da decenni che alcuni ricercatori vanno dicendo che bisogna mutare modalità di sfruttamento delle risorse naturali, e secondo certi sarebbe comunque già tardi per invertire la marcia.
Ora ci svegliamo tutto di botto, e senza quasi il tempo di pensarci su, ci affanniamo in gran fretta per “fare qualcosa”.

Prima si era "sempre a tempo per fare qualcosa”, poi era “troppo tardi”, mentre ora “siamo giusto giusto in tempo, ma dobbiamo agire immediatamente”.
Mah.

Qui il rapporto con i vari capitoli da scaricare come pdf:
Stern Review final report

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(*) Il conservazionista (che non è l'ecologista.. figura quanto mai variopinta, spesso priva delle più elementari nozioni di ecologia) studia la natura e cerca di capire i rapporti tra questa e l'uomo, per ideare e realizzare modalità che consentano di sfruttare nel modo più intelligente possibile le risorse naturali.
Questo non significa abolire l'uso dell'auto o supertassare i motorini europei, per dire. Come non significa neppure aderire a una forma di ambientalismo "spiritualista" che parla dell'anima di Gaia e cose del genere.
Penso comunque sia chiaro che qui non si sta parlando di questo.

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