Re: Il trattato di Westfalia, Kissinger ed il Nuovo Ordine Mondiale

Inviato da  yarebon il 3/6/2006 20:53:45

in effetti se per fine del trattato di westfalia, intendiamo guerra preventiva, nella seconda metà del XX secolo fino alla guerra irachena e alla dottrina neo-con, il trattato è stato rispettato, quindi hai fatto bene a fare quella precisazione riguardo il vietnam ecc. (ho commesso un errore su quella valutazione), per il resto i miei commenti erano rivolti alla fondazione del Nuovo Ordine Mondiale che non mirava assolutamente all'abbattimento del trattato di westfalia nel modo in cui intendiamo noi, ma ad una internazionalizzazione dell'agire politico e strategico, all'abbattimento della sovranità nazionale, al tramonto delle decisioni unilaterali prese da un singolo stato, come spiegato bene anche nel discorso di bush senior l'11 settembre 1990.
Nella guerra del golfo vi fu un attacco fatto con forze multi-nazionali sotto l'egida onu e come giustificazione in quel caso Saddam fu dipinto come un nuovo Hitler e si crearono diversi falsi clamorosi come l'episodio dei bambini tolti dalle incubatrici, si enfatizzò sull'utilizzo di armi illegali da parte di Saddam, quindi al mondo (che non poteva accettare una guerra petrolifera) anche in quel caso gli si gettò il pretesto umanitario, ufficialmente la prima guerra umanitaria fu comunque quella del Kossovo.
Negli anni 90 vi è stato un intensificarsi degli interventi internazionali dell'onu, come ad esempio in Somalia e in Bosnia, proprio sotto la spinta della nuovo dottrina del nuovo ordine mondiale.
Ciò che voglio dire è che l'attuale fase della guerra preventiva si scontra con l'ideologia dell'NWO in alcuni punti ( e ciò è voluto), questo perchè attualmente abbiamo uno stato (gli Stati Uniti) che agisce unilateralmente fuori controllo delle organizzazioni sovranazionali e contro l'ONU, quindi questa fase secondo me è temporanea e mira ad abbattere definitivamente l'unilateralismo e la sovranità nazionale, tramite il crollo degli USA, ultima delle nazioni occidentali con un certo potere e che non dipende da trattati internazionali, ossia non risulta subordinata agli organismi internazionali, ma li manipola per i suoi fini.